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 2018  novembre 20 Martedì calendario

Chiude Lindenstrassen

Sui giornali tedeschi c’è chi l’ha paragonato all’addio della cancelliera Angela Merkel, tanto è un’istituzione nel Paese. Lindenstrasse, storica soap che dal 1985 ogni domenica alle 18.50, dà appuntamento al pubblico della Germania chiuderà i battenti nel 2020. Lo ha annunciato la tv pubblica Ard che la trasmette, perché gli ascolti – anche qui il paragone regge – non sono più quelli di una volta.
Ambientata in un quartiere di Monaco (anche se è girata a Colonia), a differenza di Dinasty e compagnia, non racconta la vita di ricchi, belli e potenti, ma di persone normali alle prese con l’ordinaria eccezionalità della vita: amori, infedeltà, divorzi, scontri intergenerazionali, convivenze violenze e difficoltà sul lavoro. Anche per questo quando debuttò molti predissero che avrebbe avuto vita breve.
Invece in tre decadi e 1695 puntate – è la più lunga soap made in Germany – Lindenstrasse ha accompagnato l’evoluzione della società tedesca, attraversando anche la Riunificazione e segnandone con la sintesi a volte un po’ semplicistica dei suoi 29 minuti comprensivi di lieto fine, i passaggi più importanti.
Non sono mancate le polemiche, come quando nel 1988 un politico della Csu propose test forzati, perquisizioni e internamenti nei confronti di sospetti malati di Aids e uno dei personaggi lo apostrofò con «Fascista!». O per il primo bacio gay mai trasmesso da un’emittente pubblica del Paese, nel 1990: gli attori ricevettero minacce di morte. Un anno dopo toccava alla xenofobia, quando un sudafricano traslocò nell’immaginaria comunità di Lindestrasse. E poi c’è stato il personaggio che si è unito a un gruppo neonazista, quella che si è convertita all’Islam, il ragazzo partito come volontario per l’Afghanistan e tornato trasformato dal trauma della guerra.
Il creatore della serie Hans W. Geissendörfer, 77 anni, è stato talvolta accusato di usarla per promuovere le sue idee progressiste. Sicuramente l’ha messa sul politico dopo aver saputo della chiusura: «Lindenstrasse è a favore dell’impegno politico e sociale, per la libertà di opinione, la democrazia uguali diritti per tutti e l’integrazione, cosa che è ancora più importante in tempi di svolte a destra e odio per gli stranieri. Siamo sconvolti e possiamo solo esprimere il nostro disaccordo sul fatto che Ard non consideri più suo compito proseguire una serie che rappresenta questi valori», ha scritto su twitter.
Più dei valori hanno contato gli ascolti, passati dagli undici milioni dei tempi migliori ai due attuali, tanto che il budget per ogni puntata era stato tagliato a 35 mila euro.
Segno forse che la società tedesca, e con essa il pubblico, non passa più da Lindenstrasse.