La Lettura, 18 novembre 2018
L’orso e il poliziotto, coppia da 6,5 milioni
Alle origini (nobili) di Bear and Policeman, maxi scultura del 1988 in legno policromo di 215 centimetri di altezza per 109 di larghezza e 92 di spessore, firmata da Jeff Koons (1955) e appena venduta da Sotheby’s New York per 6.508.500 dollari, ci sono Roy Lichtenstein (The Kiss, 1961) e Salvador Dalí (Lobster Telephone, 1936). Ma, secondo la miglior trasgressione alla Koons, l’abbraccio tra il grande orso (con tanto di maglietta gay pride) e il timido bobby londinese racconta anche altro. Una certa idea di virilità transgender, ad esempio, più volte celebrata da Koons (Dirty Jeff on Top) e il legame poco chiaro e assai «appiccicoso» che lega quei due. Dietro l’asta di New York c’è però molto di più: la storia di David Teiger, magnate americano nato nel 1919 e morto nel 2014, sempre vestito con un impeccabile doppiopetto blu di sartoria che amava dire: «Sono solo un semplice miliardario, non un ricco con il jet privato». Perché Teiger, affascinato da tutto cio che era giovane e contemporaneo, amava piuttosto girare per le gallerie con un grande bloc-notes su cui scriveva i desiderata (così comprò Propped, il nudo da record di Jenny Saville venduto a ottobre per 12,4 milioni di dollari). Assieme a Bear and Policeman sono andati all’asta molti tesori della sua collezione (Murakami, Doig, Dumas). Con un unico obiettivo: finanziare quella Teiger Foundation che dovrà promuovere l’arte (giovane e contemporanea) tanto amata da David.