La Lettura, 18 novembre 2018
Il primo ginnasio greco in Egitto
Esattamente un anno fa una missione archeologica tedesco-egiziana diretta da Cornelia Römer scopriva il primo ginnasio ellenistico noto in Egitto. L’edificio si trova nel villaggio di Filoteris, odierna Medinet Watfa, nell’oasi del Fayyum, fondata dal re Tolomeo II (sul trono dal 282 al 246 a.C.) in onore della sorella Filotera. Della struttura sono state ritrovate la palestra, cioè un grande cortile a peristilio, probabilmente adorno di statue, e il drômos, la pista usata per le gare di stadion, dove gli atleti correvano nudi per circa 180 metri. Numerosi papiri parlano di ginnasi in Egitto, ma non se n’era mai trovata traccia, e la scoperta conferma l’idea che Fayyum fosse una delle aree più interessate dalla migrazione di Greci dopo la conquista di Alessandro Magno. In età ellenistica il ginnasio era il luogo di educazione e ricreazione dei Greci; tutte le grandi città ne avevano uno. Qui si riceveva la celebre paideia, che univa l’istruzione letteraria, retorica e filosofica allo sport. I cittadini più ricchi sponsorizzavano le gare, ad esempio comprando l’olio per gli atleti e i combustibili per riscaldare le terme. I ginnasi furono potenziati da Augusto, che si servì dell’élite greca per governare la provincia. Gli efebi, cioè i quattordicenni, vi accedevano previo un esame in cui si verificava la loro discendenza ellenica da almeno tre generazioni; alcuni papiri conservano gli inviti alle feste indette dai genitori per l’ammissione al ginnasio del figlio. La palestra era anche sede di processi e luogo di ritrovo; un prefetto d’Egitto è accusato di trattenervi i ragazzi oltre il dovuto, con intenti ambigui, mentre il ginnasio di Alessandria fu sede di accese assemblee politiche, a volte degenerate in scontri cruenti.