il Fatto Quotidiano, 18 novembre 2018
Ritratto di Susy Ceccardi
Tra gli anni 50 e 60, la Cia sperimentò un progetto di controllo della mente all’interno di prigioni, università e ospedali denominato MKultra. In pratica, dei poveracci inconsapevoli, venivano sottoposti a crudeli esperimenti al fine di controllare il loro inconscio. L’atroce progetto ha avuto fine nel 1973 e nessuno lo ha più rimesso in piedi, finché nel 2016, a Cascina – 45.000 abitanti in provincia di Pisa – non è arrivata lei, il primo sindaco donna leghista eletto in Toscana: Susanna Ceccardi
E fin da subito è stato chiaro che la Lega, lì, in quella che è stata una roccaforte rossa per 70 anni, la rossa (di capelli) Susanna, avrebbe inaugurato il suo primo esperimento di controllo delle menti sugli ignari cittadini di Cascina. Ecco perché ovunque si legge “laboratorio Cascina”. Ecco perché Salvini l’ha nominata da poco consigliera per il programma di governo, includendola di fatto nel suo ristretto staff di fedelissimi. Salvini non solo crede in lei, ma utilizza la sua spietata delfina per trasformare Cascina in una Westworld a tema Lega e convincere i suoi abitanti del fatto che fuori di lì, il mondo è brutto e cattivo. Qui di seguito la lista delle dieci mosse di manipolazione mentale più eclatanti del sindaco Ceccardi:
1) Lo spray al peperoncino. A sentir parlare Lady Sicurezza, a Cascina non si può andare a mangiare un gelato dopo le sette di sera senza essere rapiti, scuoiati vivi e venduti in tranci negli alimentari cinesi. Le donne poi, a Cascina, corrono più pericoli che a girare in guepière nel cortile di un carcere venezuelano durante l’ora d’aria. Per questo, la sindaca ad agosto ha promesso spray al peperoncino a tutte le concittadine per difendersi dai bruti locali. Poi ci ripensa e questo weekend annuncia: “Regaleremo uno spray anti-aggressione a tutte le donne che decideranno di sottoscrivere la tessera della Lega”. In pratica, a Cascina se non sei leghista è un po’ come se avessi la minigonna: te la sei cercata. Naturalmente a Cascina non è mai avvenuto uno stupro nell’ultimo decennio, ma per MKULTRA è importante farlo credere.
2) Lo slogan di Gandhi. Durante la campagna elettorale, la Ceccardi ha fatto suo lo slogan di Gandhi “Prima ti ignorano, poi ti combattono, poi vinci”. Qualche mese dopo, per ribadire l’indole pacifista, si fa fotografare al poligono perché “la difesa è sempre legittima”, lasciando intendere che Gandhi protestava seduto perché sotto al culo nascondeva una calibro 22.
3) John Lennon era comunista. In un post su fb Susanna scrive: “1300 bambini hanno cantato Imagine di John Lennon. Cosa dice la canzone? Dice immagina… Immagina un mondo senza religione, senza paradiso, senza proprietà privata… Qualcuno lo ha immaginato davvero questo mondo e lo ha realizzato. Si chiama Comunismo e ha fatto milioni di morti. La musica sarà anche carina, ma le parole sono aberranti!”. In pratica Imagine era un canzoncina carina tipo l’ultima di Emma e a John Lennon ha sparato uno di CasaPound, ma del resto John se l’è cercata. Un po’ come quelle che non si fanno la tessera della Lega e poi le stuprano perché non hanno lo spray. Il revisionismo musicale è uno dei cardini del progetto MKULTRA.
4) Dunque, spiegato che John Lennon era un comunista buono per le colonne sonore delle fiction di Rai 1, la Ceccardi organizza un concerto serio a Cascina e chiama un artista, lucido, completo, internazionale: Giuseppe Povia.
5) I medici calabresi. In un’ospitata ad Agorà la sindaca leghista afferma: “È giusto pagare meno i medici calabresi perché sono meno bravi”, lasciando intendere che fuori da Cascina i medici operino ancora ficcando un panno bagnato nel cloroformio in bocca al paziente e col seghetto per il bricolage.
6) Basta buonismo. La Ceccardi si rifiuta di celebrare le unioni civili. Abolisce le Pari opportunità. Scrive che andrebbe indetta la giornata della violenza contro gli uomini. Fa in modo che la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari favorisca gli italiani. Trasforma il centro accoglienza migranti in alloggi per gli italiani. Manca solo il passaggio: Madre Teresa di Calcutta non era una santa religiosa missionaria ma una buonista pidiota radical chic.
7) Lo staff. La vera genialità della Ceccardi sta nella cura con cui sceglie i collaboratori: la presidente del consiglio di Cascina Elena Meini finge di essere laureata e viene smascherata da Il Tirreno. L’ex direttore artistico della Città del Teatro di Cascina tanto protetto dalla Ceccardi è Andrea Buscemi e ha una condanna per stalking. Il suo assessore Sonia Avolio (che poi si dimette) pubblica su Facebook un video in cui dà della cornuta alla Parodi e un altro in cui afferma (testuale): “Mi lavo la topa con Chilly così la topa mi sa di menta e quando apro le gambe mi si ghiacciano i piedi!”. Insomma, l’MKULTRA attua un acuto progetto di gratificazione: tutti gli abitanti di Cascina, al confronto della classe dirigente, si sentono soci Mensa.
9) Infine, la Ceccardi posa in bikini al mare con Salvini e proclama entusiasta: “Se Matteo mi manda in Corea del Nord a sconfiggere comunisti io vado!”. Lui, prima della sua elezione aveva esclamato: “Se Susanna vince vado a Cascina a piedi!”. Insomma, c’è solo da augurarsi che il loro resti un rapporto professionale, perché un selfie dei due in accappatoio potrei anche sopportarlo, ma il testo di una canzone di Povia a corredo, sarebbe troppo. Forse però, pensandoci bene, anche per gli abitanti di Cascina, che si sveglierebbero da un sonno della ragione lungo due anni. Quasi quasi tifo per loro.