La Stampa, 7 novembre 2018
Il Politecnico di Milano sfida il confine fra ricerca e stregoneria
Dopo la «cura» stamina, le scie chimiche e i vaccini che fanno i bimbi autistici, è l’ora del «cornoletame»? Carta canta: «Il preparato è costituito da letame di vacca infilato nel cavo di un corno proveniente da una vacca che abbia partorito almeno una volta. Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per lasciarlo fermentare durante l’inverno». E così, secondo Rudolf Steiner, fondatore dell’agricoltura biodinamica, «nel corno avete qualcosa che irradia vita, anzi irradia anche astralità». E irradia pure, immaginiamo, un olezzo non esattamente da Chanel numero 5.
Poi, per carità, ognuno crede a quel che vuole. All’occhio del profano, il cornoletame non sembra molto più credibile degli oroscopi, della smorfia, di Maga Magò o dei tarocchi (appunto). Insomma, «puzza» un po’. Ma siamo ancora in regime di libero letame in libero Stato, e ognuno riempie le sue corna con quel che preferisce. Il problema nasce se l’Associazione per l’agricoltura biodinamica organizza il suo 35° convegno internazionale e se il simposio viene accolto in una sede di impeccabile prestigio scientifico come il Politecnico di Milano. In particolare, non ha gradito Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita, che ha scritto una lettera aperta al rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, contestando l’ospitalità concessa a «una delle pratiche più antiscientifiche che esistano. Il Politecnico - accusa Cattaneo - ha scelto di avallare col proprio nome e la propria sede, tra la costernazione di larga parte della comunità degli studiosi, una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria».
Sempre stando alla requisitoria di Cattaneo, si tratta di una scelta sbagliata fatta al momento sbagliato, questi tempi cupi dove «il “confronto” fra scienza e antiscienza serve solo a legittimare la seconda a spese della prima. Ci sarebbe, invece, quanto mai bisogno di ripristinare una linea netta, ferma, indelebile, di demarcazione fra le due». E cita la sua battaglia (vinta) per impedire che al Senato fosse proiettato «un documentario che esponeva le teorie, scientificamente sconfessate e fattualmente false, di Andrew Wakefield, ospite d’onore dell’iniziativa, su vaccini e autismo».
Però la lista dei partecipanti al convegno è lunga, prestigiosa e bipartisan. Compaiono Stefano Boeri, presidente della Triennale, la sottosegretaria all’Agricoltura, Alessandra Pesce, ovviamente grillina (il suo ministro, Gian Marco Centinaio, leghista, risulta invece solo «invitato»), il sindaco di Milano, Beppe Sala e anche, racconta La gazzetta del Mezzogiorno, Gianluigi Cesari, discusso «agroecologo» barese, «guru» di Emiliano sulla questione Xylella. E dal magico mondo del cornoletame per il momento è tutto.