il Giornale, 7 novembre 2018
Boom di autisti scrutatori al sull’Atac
Gli autobus romani sono in perenne ritardo, ma i loro autisti sono puntualissimi quando si tratta di saltare qualche turno di lavoro per fare gli scrutatori alle elezioni. Anche per il referendum comunale dell’11 novembre in Campidoglio sono arrivate ben 700 domande. A Roma la massiccia presenza di personale Atac è una consolidata tradizione, ma stavolta c’è un problema: il referendum dovrà decidere proprio il futuro dell’Atac. La consultazione è stata indetta grazie alla raccolta di firme da parte dei Radicali e, in caso di vittoria, prevede che il Comune metta a gara il servizio di trasporto pubblico, con la possibilità, eventualmente, di suddividere la rete di trasporto tra più gestori e anche creare competizione tra loro. Il referendum è consultivo, ma la giunta Raggi ha fatto di tutto per nasconderlo perché comunque suonerebbe come una bocciatura del suo tentativo di salvare l’azienda comunale di trasporti dal crac. La privatizzazione del servizio non è una conseguenza scontata, ma potrebbe accadere. Ed ecco perché i dipendenti Atac e i sindacati stanno facendo di tutto per boicottare la consultazione. Con il paradosso che ora 700 tra i «boicottatori» potrebbe essere chiamati a scrutinare il voto.