Mattia Buonocore per www.davidemaggio.it , 7 novembre 2018
SBANDANDO SULLA CURVA - SHARE, SOVRAPPOSIZIONE, TRAINO: TUTTI I TRUCCHI DEI PROGRAMMI TV PER DIRE CHE HANNO VINTO PURE QUANDO PERDONO - NON C'È SOLO L'AGGUERRITA SFIDA DOMENICALE D'URSO-VENIER, MA I PIÙ BRAVI A USARE ARTIFIZI NUMERICI PER VANTARSI DI PRESUNTI TRIONFI SONO FABIO FAZIO E LA SUA SOCIETÀ, TRA SPEZZETTAMENTI E PARAGONI IMPROBABILI. IN REALTÀ, QUESTA DOMENICA HA PERSO CONTRO TUTTI I CONCORRENTI (SIA LE PAPERE CHE GIANNI MORANDI) -
La matematica non è un’opinione. Eppure quando si parla di ascolti tv, negli ultimi tempi, pare che qualcuno se ne dimentichi. La lotta più agguerrita è quella della domenica pomeriggio tra Domenica In e Domenica Live che vede le due ex amiche -sempre che lo siano mai state davvero- Mara Venier e Barbara D’Urso battagliare all’ultimo decimale di share.
In un rimpallo di dichiarazioni e comunicati, con il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri in prima linea nel rimarcare i risultati del suo volto di punta, si fa fatica a comprendere quale sia la verità. Perchè se il dato è oggettivo, non è più unico e le interpretazioni sono varie, variegate e fantasiose (qui i 10 espedienti per massaggiare gli ascolti). E per rimanere in tema di domenica anche la sfida tra L’Isola di Pietro e Che Tempo Che Fa si combatte a colpi di dichiarazioni trionfali da ambo le parti. Andiamo ad approfondire noi. Che abbiamo i dati, quelli veri.
Chi vince? A dirci chi vince tra Domenica In e Domenica Live può essere solo l’esatta sovrapposizione tra le due proposte. Al momento, ai punti, è pareggio per 4 a 4. Alcune settimane, come ieri o lo scorso 14 ottobre la sfida ha avuto un vincitore netto (rispettivamente Domenica Live e Domenica In); in altre i margini sono stati decisamente risibili come lo scorso 30 settembre (Domenica In: 15.59%, Domenica Live: 15.76%). E’ giusto parlare di vittoria anche se si vince di un soffio, ma la valutazione del risultato è senz’altro differente e comunque nel lungo periodo avrà la meglio proprio chi ha vinto con maggiore distacco.
Il traino Barbara D’Urso ha spesso sottolineato lo svantaggio nei confronti della concorrenza causato dal traino più debole. Non si può negare che partire bassi quando hai un competitor forte, e dello stesso genere, sia uno svantaggio (o forse sarebbe più giusto dire un mancato vantaggio?). Tuttavia l’onda lunga del traino non dura per ore e allo stesso tempo il motivo per cui un programma parte basso può dipendere da un’incapacità del programma stesso di convogliare da subito spettatori (l’esempio più forte è Il Segreto che, soprattutto nei tempi d’oro, è riuscito ad “autotrainarsi”).
Va precisato altresì che Domenica Live scorpora la prima parte denominata presentazione. Quel dato, relativo a poco meno di venti minuti, non è mai presente nelle comunicazioni ufficiali ed è proprio il segmento che risente maggiormente del risultato del programma che precede. A proposito, da segnalare che ieri – preceduti da un programma al 3.1% – i Telegiornali Regionali di Rai3 (avversari ostici storicamente per Rai1), con il 14.7%, hanno battuto ancora una volta la presentazione di Domenica Live (11.3%) avvicinandosi a Domenica In.
La curva E’ vero che Domenica Live prende il largo in alcuni momenti ma, per usare un gergo motoristico, conta chi fa l’intero giro più veloce, non chi mette a segno l’ultimo intertempo record. La crescita di Canale 5 potrebbe essere legata ad una maggiore forza dei contenuti (ad esempio il Marchesa gate è più interessante dei vip che parlano con l’aldilà), ad una debolezza progressiva di Rai 1 o ad abitudini particolari del pubblico. Inoltre, in maniera semplicistica, parliamo di un campionato a due, ma lo scenario è decisamente più ampio tra motociclismo, Serie A e l’attualità di Rai3.
A creare confusione c’è l‘ipersegmentazione del contenitore di Canale 5. Domenica Live è divisa in: presentazione, Domenica Live Attualità (ormai si chiama così a prescindere dai contenuti ed è il segmento più lungo), Domenica Live Storie, Domenica Live prima parte, Domenica Live Seconda Parte, Domenica Live L’Ultima Sorpresa. Di fatto solo dalle 17.23 alle 18.32 circa il programma assume la denominazione di Domenica Live, particolare che ha fatto sì che talvolta (lo ha fatto anche oggi la D’Urso su Instagram) si iniziasse a comunicare i dati proprio a partire dai segmenti con la denominazione “originale” che vanno in onda a partite di Serie A concluse e contro la Parodi o, nel caso di ieri, contro il TG1 (e che per questo di norma hanno ascolti più alti). Peraltro, a riprova di quanto detto poco prima, domenica 28 ottobre gli ascolti più alti li ha registrati Domenica Live Attualità dimostrando che la curva non è nè irrimediabilmente azzoppata dal traino nè in costante crescita.
Perchè vincono sia Rai1 che Canale 5? Nelle scorse domeniche, è capitato che sia Canale 5 che Rai1 abbiano sbandierato la leadership della domenica pomeriggio. Questo è avvenuto perchè Viale Mazzini sottolineava la vittoria di Domenica In mentre il Biscione considerava l’intera fascia di messa in onda di Domenica Live (presentazione ça va sans dire esclusa), confrontando la media del programma Videonews con la media di Domenica In e de La Prima Volta.
I trucchetti di Fabio Fazio Un po’ come tenta di fare, in maniera decisamente più furbetta, L’Officina, la casa di produzione di Che Tempo Che Fa che, nelle ultime settimane, ha rimarcato la leadership di fascia del programma di Fabio Fazio. In questo caso c’è un mix di artifizi: il primo è confrontarsi anche con Paperissima Sprint, il secondo è togliere la parte denominata il Tavolo dalla sovrapposizione con L’Isola di Pietro e il terzo – fresco di giornata – è considerare solo i valori assoluti (ieri Fazio ha perso pure con le vecchie Papere). Non solo, il trucchetto è doppio: per alzare la media del Tavolo, sofferente, la rilevazione Auditel inizia prima che il Tavolo arrivi (domenica 28 ottobre il talk corale è iniziato intorno alle 23.15 ma la rilevazione auditel è partita alle 22.52). Dov’è la trasparenza tanto invocata dal conduttore ligure?