la Repubblica, 6 novembre 2018
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Biografia di Gerard Piqué, campione del mondo in affari
Assorto nei pensieri e nei foglietti che stringeva in mano, ieri Gerard Piqué è sceso a testa bassa dal pullman che depositava il Barça davanti all’hotel milanese sede del ritiro, e per distrazione ha dato una sontuosa craniata allo specchietto retrovisore del mezzo. Immediati gli sghignazzamenti, e leoni da tastiera scatenati nel dare del fesso e del bollito a Piqué, che è stato uno dei migliori difensori al mondo dell’ultimo decennio e ora è in chiaro e fisiologico calo, ma è anche uno dei calciatori più avveduti che esistano fuori dal campo. Di ottima famiglia catalana, nonché separatista convinto, con un nonno che fu vicepresidente del Barcellona ( anche se di cognome faceva Bernabeu), a 31 anni, e dopo aver raccolto ogni possibile successo nel suo sport già entro i 23 ( compagno di Messi fin dalle giovanili, nel 2010 è campione del mondo con la Spagna, mentre coi club aveva già vinto due Champions), Gerard Piqué è un imprenditore affermato. È il fondatore e presidente della Kosmos, una società di investimenti che ad agosto, grazie all’alleanza col colosso giapponese della Rakuten, si è aggiudicata la gestione della nuova Coppa Davis di tennis per i prossimi 25 anni, al prezzo di 3 miliardi di dollari: formula rinnovata, con la divina insalatiera che verrà assegnata al termine di un torneo di una sola settimana, in sede unica, e tra 18 nazionali, il che ha provocato la stizza di Roger Federer: “È diventata la Coppa Piqué”. Piqué è uno che frequenta Mark Zuckerberg e ci va a cena con le rispettive mogli (la sua, come tutti sanno, è la popstar Shakira), che partecipa durante le vacanze a master in business applicato allo sport dell’università di Harvard e a volte tiene lezione lui stesso, gira i continenti per impegni legati ad altre sue attività. Si è messo ad esempio dall’altro lato dei videogiochi che tanto avvincono i suoi colleghi, e ha fondato la EMR, una” e- sport company” per la produzione di contenuti multimediali di sport. Ma è anche titolare di tre diverse aziende sudamericane: una produce hamburger ecologici, una bibite isotoniche, un’altra occhiali da sole. Si diletta pure a fare il giornalista, per The Players Tribune ha già intervistato Neymar e Luis Suarez. Il Barça gli ha rinnovato il contratto fino al 2022, con clausola rescissoria da 500 milioni. Dicono che Gerard diventerà sicuramente, un giorno, presidente del club azulgrana. Ma non gli basterà mica.