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 2018  novembre 06 Martedì calendario

Intervista a Gio Evan: «Isoardi mi ha citato, molti mi insultano»

Gio Evan, le piace Salvini come politico?
«No, non la penso come lui».
Elisa Isoardi, per dirgli addio, ha usato la sua poesia: quella di un artista di sinistra.
«Ma la mia poesia è di tutti. Mi colpisce molto di più che si scriva che Isoardi l’abbia lasciato per me. Che cavolata!».
Chi lo scrive?
«Alcuni siti. Lei in passato mi ha scritto per farmi i complimenti.
Aveva postato già altre volte le mie poesie. Una volta mi ha telefonato per chiedermi dove poteva venire a vedere il mio spettacolo. "Sono a Roma a dicembre", le ho detto. "Vieni lì". Stop».
È vero che ha ricevuto anche molti insulti?
«Sì, e la cosa mi ha molto ferito. Ma scusate, io che cacchio c’entro?».
Insultano anche Isoardi, veramente.
«Questo è il web».
Anche lei deve la sua fortuna ai social. Ha 400mila follower solo su Instagram.
«Ma nella vita reale ho bisogno di starmene nel mio bosco, nel mio orticello nelle Marche, lontano dai rumori. Per affrontare me stesso a teatro serve autenticità».
Perché non segue nessuno su Instagram?
«Per non stare sempre connesso. Se ho bisogno di una notizia vado direttamente su Google».
Ma cosa pensa del post di Isoardi? Lascerebbe così una donna?
«No. Non mi piace rendere pubbliche le mie vicende private, dopodiché non giudico nessuno. Ognuno è libero di fare come crede».
È vero che ha votato per Potere al popolo?
«Voto per una sinistra di minoranza, ma in questo momento non mi sento rappresentato da niente».
Come nasce la sua poesia?
«Ho venduto il pane ai semafori in Argentina, ho fatto il massaggiatore in India, la vendemmia in Francia, viaggiavo in bici, quando sono tornato avevo tutto in testa».