ItaliaOggi, 6 novembre 2018
Diritto & Rovescio
Il commissario europeo dell’Economia, Pierre Moscovici, si era stracciato le vesti perché il duo Di Maio-Salvini, da neofiti della politica e da incauti scassinatori della Ue, si erano permessi di dire che il rapporto del 2,4% del debito sul pil non era un dogma e che, in ogni caso, un parlamento sovrano non poteva accettare la frusta di un politico-burocrate. Ivo Caizzi del Corriere della Sera ha però trovato un’intervista che era stata concessa dallo stesso Moscovici al New York Times (quando era ministro delle finanze francesi) in cui sosteneva le stesse cose con le medesime parole, esigendo, tra l’altro, di portare l’asta al 3%, non al 2,4%. Domenica scorsa, regolarmente nascosto da tutti i media italiani, il presidente francese Emmanuel Macron, come se fosse un Di Maio qualunque (non si vergogna?), ha annunciato che vuol introdurre entro il 2020 il revenu universel d’activité che è, guarda un po’ te, il diritto di cittadinanza. Che fa, copia?