la Repubblica, 5 novembre 2018
I condoni votati dalla Lega
Matteo Salvini ha ragione: l’ambientalismo “da salotto”, come lo chiama lui, esiste eccome. E spesso è un problema anche per l’ambiente stesso. Ma certo i danni che gli ambientalisti “da salotto” possono aver fatto non possono essere paragonati alle devastazioni arrecate a questo nostro fragile Paese da chi, nella stanza dei bottoni, ha consentito che l’abusivismo dilagasse massacrando il territorio e creando così le condizioni per tragedie come quella di Casteldaccia. Chi? Per esempio il partito di Matteo Salvini, che quando si chiamava ancora “Lega Nord per l’indipendenza della Padania” ha votato tutti i condoni edilizi dell’epoca di Silvio Berlusconi. Prima prendevano le distanze, poi si lamentavano, quindi sbraitavano, in seguito minacciavano perfino lacerazioni nella maggioranza: alla fine, però votavano. E votavano sì.
Sì ai condoni edilizi, sì ai condoni fiscali, sì a ogni genere di sanatoria: sì, nelle Regioni e nei Comuni che amministravano, anche a piani regolatori che divoravano il suolo al ritmo di un campo di calcio al giorno. Se l’Italia è stata letteralmente allagata dall’abusivismo, se il frammento di territorio più bello e delicato d’Europa è stato consegnato agli orrori edilizi, un contribuito determinante l’ha dato proprio il partito di chi oggi punta il dito contro gli "ambientalisti da salotto", che porterebbero sulle spalle loro la colpa di tragedie come quella di Casteldaccia. E anche per questo sarebbe doveroso che chi oggi ha in mano il timone del Paese di fronte a determinati fatti misurasse bene le parole. Non parliamo certo di Salvini, che com’è noto ha dimostrato di avere ben pochi freni inibitori, bensì del presidente del Consiglio. Stona, e non poco, che in una situazione del genere Giuseppe Conte se ne esca così: «Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d’acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero». Arrivando alla conclusione che la tutela della vita umana viene prima dei "vincoli ambientali".
E lo dice proprio mentre il suo governo, con il sostegno di Salvini, ha appena varato un nuovo indecente condono edilizio di sapore elettorale per l’isola di Ischia.
Ci sono circostanze nelle quali certi politici dovrebbero avere la decenza di tacere. Ma non è questa, purtroppo, la cifra dell’attuale governo.