Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  novembre 04 Domenica calendario

Gli scacchi al cinema

L’immagine più suggestiva resta forse quella del protagonista de Il settimo sigillo, film del 1957 di Ingmar Bergman: il nobile cavaliere Antonius Block, interpretato da un giovanissimo Max von Sydow, è impegnato in una partita con la morte per avere salva la vita. Ma le sfide a scacchi hanno affascinato molti registi e sceneggiatori, non tanto per raccontare le storie di giocatori realmente esistiti, bensì per caratterizzare personaggi o sottolineare elementi fondamentali dello spirito di un film. È il caso di Blade Runner, capolavoro del 1982 di Ridley Scott: la partita disputata (a distanza) tra il perfido dottor Tyrell e lo scienziato buono J.F. Sebastian riproduce quella realmente giocata nel 1851 a Londra fra Adolf Anderssen e Lionel Kieseritzky, definita poi “l’immortale”.
A scacchi si gioca anche in numerosi film della saga di Star Trek e in quelli di Harry Potter o di James Bond. Ma l’immagine più bella (e romantica) è quella scattata nel 1955 a Lauren Bacall e Humphrey Bogart, partner sullo schermo e poi nella vita. Amavano entrambi gli scacchi (e per l’epoca una donna che sfidava un uomo in questo gioco era come se sfidasse il mondo) e si divertivano, anche privatamente, a darsi scacco matto a vicenda.