ItaliaOggi, 3 novembre 2018
Diritto & Rovescio
Un egiziano ha aggredito ieri, di giorno, una giovane donna a Milano su un treno con pochi passeggeri. Lei fugge in due carrozze vuote. Lui la rincorre e la spintona. Finalmente la ragazza incontra un passeggero che chiama il 112. Questo allerta subito il capotreno che cerca l’aggressore senza trovarlo. Intanto le pattuglie di carabinieri arrivano nella stazione dove viene fatto fermare il treno. Individuano il violentatore. Lui scappa ma un carabiniere più veloce di lui lo placca e lo ammanetta. È già nel carcere di San Vittore. In un paese dove si dice che non funziona niente, qui ha funzionato tutto. Chapeau! Altra vicenda, sempre ieri a Milano, in via Inganni. Un rapinatore blocca brutalmente una farmacista. Vuole le chiavi della cassaforte. Lei urla. Tre muratori egiziani che passavano per caso entrano nella farmacia e bloccano il ladro. La morale? Non tutti gli immigrati sono delinquenti, come non tutti gli italiani lo sono. Dipende. Bisogna colpire chi lo merita in base ai suoi atti, non al passaporto.