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 2018  novembre 01 Giovedì calendario

La Francia apre un’inchiesta nazionale sui bambini nati senza braccia

È atteso per fine gennaio l’esito dell’inchiesta aperta in Francia su tutto il territorio nazionale: perché i 25 casi «sospetti» di bambini nati con malformazioni agli arti potrebbero essere realmente di più. Il fenomeno sembrava circoscritto a un paio di dipartimenti, invece continua misteriosamente a crescere. Prima la scoperta di 11 nuovi casi nell’Ain, sud-est del Paese, non lontano dal confine con Svizzera e Italia. Poi l’indagine a tappeto, voluta dal ministro della Salute Agnès Buzyn dopo le polemiche dei giorni scorsi: «Non trascuriamo alcuna pista». Perché i bambini nascono senza mani, braccia o avambracci? E perché così tanti nel raggio di pochi chilometri?
La spiegazione più accreditata sembra ora «quella ambientale». François Bourdillon, direttore dell’Agenzia nazionale della sanità pubblica francese, aveva chiuso una prima indagine il 4 ottobre senza risposte. Pubblicamente chiamato in causa dalla ministra per una certa superficialità annuncia nuovi risultati per il 31 gennaio: «Niente sarà tenuto nascosto». «Voglio le cause, penso che tutta la Francia le voglia sapere», insiste la ministra. L’Agenzia aveva rilevato un «eccesso di casi» solo in Loira-Atlantica e in Bretagna, ma non nell’Ain, spiegando che non c’era nessuna causa particolare, tantomeno ambientale. «Non puoi essere soddisfatto dicendo che non hai trovato spiegazioni, è insopportabile», tuona la Buzyn, che ha chiesto approfondimenti sull’intera Francia. Il mistero dei neonati compromessi fisicamente, sospetta il ministro, sarebbe legato a ciò che le donne «mangiavano» quand’erano incinte, o «forse a quello che respiravano». Ma spetta all’Agenzia per la sicurezza della salute pubblica «tornare dalle madri e capire se ci sia un elemento in comune». Responsabile del polverone, un reportage tv basato sul registro delle malformazioni in Rhône-Alpes, ignorato dall’Agenzia. Fenomeni inspiegabili e «possibile scandalo sanitario».
Dopo pochi giorni dalla messa in onda, i casi confermati dell’Ain sono aumentati, trasformando 17 chilometri di villaggi nel più grande focolaio delle malformazioni: «La complessità è nella storia di queste famiglie, tornare su casi che hanno più di dieci anni», si sono giustificati gli addetti ai lavori. Undici casi aggiuntivi di bambini nati tra il 2000 e il 2014 portano il totale a 18 nel solo dipartimento dell’Ain. Tre finora i luoghi critici. L’Ain (tasso 58 volte superiore alla norma), la Loira Atlantica (3 nascite tra il 2007 e il 2008) e la Bretagna (4 tra il 2011 e il 2013). Gli Sherlock Holmes torneranno oggi nelle altre zone della regione Rodano-Alpi per coprire poi l’intera Francia. Genetiche, legate a vincoli fisici o dovute a sostanze tossiche (cibo, ambiente, persino medicinali nel caso di talidomide, antinausea che ha dato origine a migliaia di bambini senza braccia tra il ’57 e il ’62) le cause delle malformazioni possono essere diverse. Per il ministero della Sanità francese sono circa 150 l’anno le nascite di bambini con agenesia dell’arto superiore. Un mistero a cui la scienza sembrava aver risposto spallucce. Mentre ora dovrà andare fino in fondo.