Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  novembre 01 Giovedì calendario

Chi è Casimiro Lieto, possibile direttore di Rai1

«Sono l’uomo del giorno, lo so». Risponde al telefono Casimiro Lieto, avellinese, classe 1963, autore di programmi straordinari come Sanremo, Telethon, Pavarotti and Friends, che non disdegna però la direzione artistica di «feste di paese», come il Natale a Caserta. Punto di riferimento nel programma la Prova del cuoco, della conduttrice Elisa Isoardi, fidanzata (fino a indiscrezioni contrarie) del vicepremier Matteo Salvini, e candidatissimo dalla Lega alla direzione di Rai1 oppure, in subordine, Rai2. Garbato e circospetto quanto basta per evitare scivoloni sulla linea di un inaspettato traguardo, Lieto chiarisce subito: «Non posso parlare senza autorizzazione Rai». E infatti (inutilmente) la chiede. 
Ma alla cronista che intanto ne solletica l’ego, concede gentilmente qualche minuto: «Sono candidato, l’ho scoperto dai siti». Possibile che non abbia avuto contatti, come dire, diretti? «Sì, avevo informazioni ma c’è stata un’evidente accelerazione». E quindi? «Ho dato disponibilità senza porre condizioni». E senza sorprendersi? «Sono 30 anni che lavoro in Rai, faccio l’autore, sono un capoprogetto in forza al daytime di Rai1, e se qualcuno pensa che io abbia qualcosa a che fare con la tv, rispondo con piacere». Quanto al fatto che questo qualcuno possa essere la conduttrice Isoardi, la prende alla larga: «Potrà sembrare strano ma non è che stessi lavorando a questo obiettivo. Non ho fatto domande e non mi sono aspettato risposte». 
Non si fa a tempo a chiedergli un commento sul calo di ascolti della Prova del cuoco. O sullo chef Vittorio Castellani che, con un post su Facebook (poi ritirato) ha lasciato il programma, lanciando l’accusa che ai suoi piatti multietnici gli autori volevano anteporre, in un empito sovranista, la cucina regionale. 
Del resto Lieto ha ben altro cui pensare. I detrattori dicono che, forte delle sue conoscenze, abbia fatto partire più di qualche telefonata «giusta» a sostegno della propria promozione. E che stia cercando la strada per arrivare a un altro avellinese illustre: il vicepremier, Luigi Di Maio. Chi invece lo stima ne ricorda la lunga gavetta, iniziata come reporter nelle tv ma soprattutto, a 24 anni nella Rai dell’allora direttore generale Biagio Agnes, avellinese pure lui, che portava il giovane collaboratore in palmo di mano. 
Da allora Lieto ne ha fatta di strada. E non ne fa mistero. In un curriculum rilasciato cinque anni fa al Comune di Caserta per uno spettacolo natalizio, scrive che ha fornito consulenze televisive per oltre 1.780 programmi con più di 4 mila ore di copertura e 450 eventi. E, a proposito di programmi come il Festival di Sanremo, Pavarotti & Friends, Telethon, di cui è stato spesso capo-autore, non nasconde che «tutti l’hanno visto protagonista con risultati di livello assoluto». Così come «è universalmente riconosciuto il suo lavoro di scrittura all’interno di «contenitori istituzionali», «appuntamenti di stato», «feste e celebrazioni» civili e religiose». Oppure che «ha sviluppato non comuni conoscenze in materia di comunicazione integrata nei settori : show, talk show, infotainment, magazine, comunicazione sociale, fund raising». Ma è anche «esperto di nuovi linguaggi, panorami internazionali, scrittura crossmediale». Oltre a essere «costantemente ospite-docente di Scuole di Alta Formazione». Tanto che qualcuno potrebbe anche chiedersi dove troverà il tempo per dirigere una rete.