Corriere della Sera, 29 ottobre 2018
Il pappagallo può stare in tv?
Il pappagallo come sta? «Benissimo, vorrei avere io tutte le attenzioni che ha lui». Antonella Clerici non difetta di ironia. Non gli ascolti (comunque buoni), non le critiche (come spesso succede divise), ma piuttosto la salute del pennuto agita molte coscienze nel post Portobello, il giorno dopo la messa in onda del programma di Rai1. Francamente il pappagallo in livrea verde non sembrava un detenuto di Guantanamo, ma le associazioni animaliste denunciano: «Questi sono animali che dovrebbero vivere in libertà, è irresponsabile esibirli in tv».
«Non accetto critiche che mi sembrano pretestuose – spiega la conduttrice —, figurarsi se lego il becco a un pappagallo o lo tengo in catene. È silenzioso, di buon carattere, affettuoso, coccolone. Nelle scorse settimane gli hanno fatto anche ascoltare le registrazioni della mia voce per rendergliela familiare. Quando non è in onda ha un veterinario sempre accanto e sta con la sua “mamma”». Ovvero la signora Marcella. Tocca sentire pure lei per tranquillizzare tutti: «Enrica (perché è una femmina) ama le luci colorate e la musica, nello studio di Portobello si sente perfettamente a suo agio. Non è costretta da catene o anelli, è sempre libera, può spostarsi dal suo trespolo ogni volta che vuole ed è sempre rispettata ogni sua necessità. Riceve tante attenzioni da tutti e non le facciamo mai mancare coccole e frutta secca di cui è ghiotta». Solo frutta secca, niente al confronto di Lady Gaga che pretende in camerino 56 bottiglie di acqua (28 fredde e 28 ambiente) e tende di raso nero. Certo la sensibilità animalista collettiva è cambiata rispetto agli anni ‘80 quando nessuno si poneva nemmeno il problema di un pappagallo in uno studio tv. Tempi in cui per la verità molti non si posero nemmeno il problema quando Tortora fu arrestato con accuse di associazione camorristica e traffico di droga da cui risultò totalmente estraneo.
La star della serata per altro si è vista anche poco: «Me lo ha detto pure mia figlia Maelle, che avrebbe voluto vederla di più». Il pappagallo è in forma, gli ascolti pure: 4.150.000 spettatori e il 20,2% di share per il debutto. Certo su Canale 5 Tú sí que vales fa un’altra gara, al momento è imbattibile con i suoi 5.200.000 spettatori e il 28,9% di share: «Sapevo di perdere – riflette ancora Antonella Clerici —, io devo pensare alla mia strada, a far crescere il programma e a farlo diventare un’abitudine per gli spettatori. Gli emotainment, i programmi di “intrattenimento emotivo”, di solito sono registrati per poter avere ritmo, noi siamo in diretta e dobbiamo migliorare alcune cose».
I social al solito si dividono: o critiche feroci o apprezzamenti a prescindere: «Io leggo sempre tutto, mi soffermo sulle critiche, ma solo su quelle educate. E poi io sono la prima a essere severa con me stessa: penso che il programma sia troppo lungo, che le storie vadano compattate e vada sfruttata meglio la diretta delle telefonate: sabato abbiamo avuto qualche problema e quella che doveva essere la forza del programma non è stata sfruttata».
La questione degli animali in tv non è nuova: era già stata sollevata per la scrivania-acquario di Fazio, ma al momento né pappagallo né pesci parlano.