La Lettura, 28 ottobre 2018
I funerali dei grandi scrittori
Hemingway, lo «scrittore tragico», come lo definì Nanda Pivano, era ossessionato dalla morte. Nel suo testamento letterario, Morte nel pomeriggio (1932) , il rito della corrida non è altro che la metafora dell’uomo che si misura con la propria fine. Quest’ossessione fu una delle ragioni che lo portarono a una drammatica scelta la mattina di domenica 2 luglio 1961, quando si sparò mettendosi la canna del fucile in bocca. Al suo funerale c’erano la vedova Mary, i tre figli, i fratelli e pochi amici.
In occasione della giornata in cui la Chiesa cattolica ricorda i defunti – il 2 novembre di ogni anno – abbiamo scelto una serie di addii celebri: quello che segue è un breve resoconto di come alcuni grandi autori della letteratura siano stati salutati, con cerimonie pubbliche o private, religiose o laiche, a cominciare da alcune di quest’anno.
Guido Ceronetti (1927-2018) Poeta, filosofo, scrittore e regista. Le vite di Ceronetti sono finite il 13 settembre, alle 7 del mattino, a Cetona (Siena), dove viveva da trent’anni. Tre giorni dopo, domenica 16, si sono svolti i funerali: intorno alle 4 del pomeriggio il feretro, seguito da una trentina di persone, alcune con in mano una rosa bianca (uno dei suoi fiori prediletti), è stato trasportato verso la chiesa di San Michele Arcangelo. Qualcuno ha intonato canti. Lunedì 17 la salma è stata portata ad Andezeno (Torino), città natale di Ceronetti, dove è stato sepolto secondo le sue ultime volontà.
Philip Roth (1933-2018)Roth è morto il 22 maggio in un ospedale di New York. Al suo funerale laico, il 28, celebrato in forma privata nel cimitero del Bard College, hanno partecipato, come aveva richiesto lui stesso, lo scrittore Ben Taylor, l’autrice Claudia Roth Pierpont (solo omonima dell’autore, di cui ha scritto una biografia), l’autore Bernard Avishai, la studiosa Julia Golier, lo scrittore e amico di lunga data Norman Manea, l’attrice Mia Farrow, le scrittrici Susan Fox Rogers e Nicole Krauss. Ognuno di loro ha letto passaggi dalle opere di Roth.
Maya Angelou (1928-2014) C’erano anche Oprah Winfrey, Michelle Obama e Bill Clinton sabato 7 giugno 2014 alle 10 del mattino ai funerali della poetessa e attivista Maya Angelou, nella cappella della Wake Forest University, North Carolina. Un addio aperto ad amici e parenti stretti ma trasmesso con un livestream. La stessa Winfrey, che aveva conosciuto Angelou negli anni Settanta, ha aiutato a preparare il servizio funebre.
Aleksandr Solženitsyn (1918-2008)Lo scrittore dissidente, premio Nobel per la letteratura nel 1970, è morto il 3 agosto 2008. Il 6 agosto è stato celebrato il funerale solenne nel monastero Donskoj di Mosca con il rito ortodosso. Tra le migliaia di persone che gli hanno reso omaggio c’erano l’allora presidente russo Medvedev e quello attuale, Putin. Sul feretro erano appoggiati mazzi di fiori. Un soldato con in mano una grande fotografia dell’autore precedeva la salma. Prima che la bara venisse chiusa, Solženitsyn è stato baciato sulla fronte dai famigliari.
Mario Soldati (1906-1999)Soltanto venti persone hanno partecipato all’addio di Soldati, morto il 19 giugno 1999 a Tellaro (La Spezia). La bara era spoglia, senza intarsi. C’erano tre mazzi di fiori rosa e un cuscino di fiori bianchi. I funerali si sono svolti in forma riservata a Torino, dove era presente anche il sindaco Valentino Castellani. La cerimonia è stata chiusa da Stefania Sandrelli, storica compagna del figlio di Soldati, Giovanni, che ha recitato una preghiera laica dello scrittore.
Carlo Cassola (1917-1987)«Pochi amici, due bandiere e una gelida tramontana»: con questo titolo il «Corriere» raccontava l’addio a Cassola, morto il 29 gennaio 1987 a Montecarlo (Lucca). Il funerale è stato celebrato senza riti religiosi: solo una bandiera del vecchio Partito d’Azione e un gonfalone del Comune. Dentro la fossa risaltava un garofano rosso. La vedova, Pola Natali, «avvolta in una pelliccia scura», ha gettato la prima zolla di terra sulla bara.
Goffredo Parise (1929-1986)Alle 17.40 del 6 settembre 1986, Parise veniva seppellito nel giardino della sua casa di Ponte di Piave (Treviso). Splendeva un sole tiepido. Era morto il 31 agosto. Le ceneri, raccolte in una cassettina quadrata di metallo, erano posate su un cuscino rosso. Un corteo, del quale facevano parte alcuni scrittori, tra questi Daniele Del Giudice, e l’editore di Parise, Leonardo Mondadori, seguiva la cerimonia.
Elsa Morante (1912-1985)Piante di limone e mandarino ornavano il feretro di Elsa Morante, morta il 25 novembre 1985 a Roma. L’addio è avvenuto nella basilica di Santa Maria del Popolo, la sua parrocchia, dove furono celebrati anche i funerali di Gadda. L’organista ha suonato pagine dalla Passione secondo Matteo di Bach, come richiesto dalla scrittrice. La folla riempiva la chiesa e il sagrato. Il corpo di Elsa Morante è stato cremato per suo volere.
Eugenio Montale (1896-1981)Lunedì 14 settembre 1981, alle 16, Milano ha reso omaggio a Montale. I funerali del poeta si sono svolti in Duomo. La sera prima la salma era stata trasportata a Palazzo Marino, sede del Comune. La cerimonia funebre è stata presieduta da Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano. Erano presenti anche il presidente della Repubblica, Pertini, e il presidente del Consiglio, Spadolini. Montale è stato sepolto a Firenze, accanto alla moglie. Sulla tomba né fotografie né epitaffi: solo nome e cognome e la data di morte.
Jean-Paul Sartre (1905-1980)Quindicimila persone, sabato 19 aprile 1980, hanno preso parte al funerale di Sartre a Parigi, seguendo la salma del filosofo fino al cimitero di Montparnasse, dove sarebbe stato inumato provvisoriamente. Quel giorno i giornali hanno registrato incidenti tra la folla. Il 23 Sartre è stato cremato e tumulato nella tomba acquistata poco tempo prima dalla compagna di sempre, Simone de Beauvoir.
Ignazio Silone (1900-1978)Al funerale laico di Silone, a Ginevra, c’erano soltanto undici persone (lo stesso destino era toccato anche a Marx). Il cielo era grigio. La cerimonia si è svolta di mattina ed è durata un quarto d’ora. Le spoglie di Silone, morto per una malattia vascolare, sono state cremate.
Ezra Pound (1885-1972)Una gondola si muoveva lungo i canali di Venezia con la salma di Ezra Pound, morto a 87 anni il 1° novembre 1972. Il poeta americano è stato seppellito nel cimitero dell’isola di San Michele, nella parte protestante. La bara era di castagno, senza decorazioni. Non era presente alcuna delegazione ufficiale. Il funerale si è svolto davanti a pochissime persone.
Bertrand Russell (1872-1970)Le ceneri di Russell, morto a 97 anni il 2 febbraio 1970, sono state sparse sulle montagne gallesi. Il filosofo chiese «che non vi fosse alcun prete nel raggio di un miglio». Non c’è stato alcun corteo. La bara era di quercia. Pochissimi i presenti: tra questi la quarta moglie di Russell, in pelliccia di leopardo.
Ernest Hemingway (1899-1961)Sistemato in un pesante feretro di zinco, il corpo di Hemingway è stato sepolto in una fossa al centro del piccolo cimitero di campagna di Ketchum, Idaho. La cerimonia funebre è stata intima e riservata. Si è svolta alle 10.30 del 6 luglio 1961, in una giornata piena di sole. Ordonez, il famoso torero amico dello scrittore, è scoppiato a piangere appena sono state lanciate le prime zolle di terra nella fossa.
Francis Scott Fitzgerald (1896-1940)La poetessa Dorothy Parker, la più commossa al funerale di Fitzgerald, a un certo punto si lasciò andare e chiamò l’autore di Gatsby un «povero figlio di puttana». L’autore di uno dei più grandi romanzi americani è morto a 44 anni convinto di essere un fallito. Gli erano stati negati funerali cattolici. Nel giorno dell’addio a Fitzgerald si presentarono una ventina di persone. La moglie Zelda, mentalmente fragile, non partecipò ma pagò per la sepoltura in Maryland.