Corriere della Sera, 27 ottobre 2018
X Factor, l’immagine buonista del nuovo giudice Lodo Guenzi
Su Sky Uno sono iniziati gli appuntamenti live con la 12ª stagione di X Factor, un caso raro di grande format internazionale che è diventato un appuntamento fisso della stagione tv nazional-popolare, una specie di Sanremo più giovane e cool, con un cast multiculturale che quest’anno promette bene (giovedì, 21.15).
Nella continuità rappresentata da un grande sfarzo produttivo, dalla bravura di Alessandro Cattelan in conduzione, dal meccanismo ormai collaudato di cover, esibizioni ed eliminazioni, sono due le principali novità da registrare. La prima è l’arrivo del nuovo direttore creativo, che ha sostituito Luca Tommasini (l’unico con i ringraziamenti inseriti in scaletta). Simone Ferrari, che ha curato in passato grandi eventi, ha cambiato l’estetica e l’immagine del programma: scelte di grande impatto seppur più essenziali e raffinate nei colori e nelle forme, in linea con il profilo hipster del programma.
Nella tv contemporanea parlare di estetica e di direzione creativa di uno show non è certo cosa frequente e all’X Factor targato Sky va riconosciuto il merito di aver investito tanto su questa componente, innalzando molto i valori produttivi. La seconda riguarda la giuria, con l’arrivo di Lodo Guenzi, più noto come componente del gruppo musicale Lo stato sociale, a sostituire Asia Argento dopo le note vicende di cronaca. Al di là delle valutazioni di merito sulla scelta di allontanare Asia, il confronto tra l’efficacia televisiva dei due pesa.
L’impressione è che a Lodo (alla prima esperienza in un grande show di questo tipo) manchi ancora parecchio ritmo per sostenere la diretta, i suoi commenti sono troppo verbosi (da attore più che da cantante). La sua immagine «buonista» è l’esatto opposto di quella di Asia Argento. Non sarà che in giuria funzionano di più i bad guys, a cominciare dalla scatenata Mara?