Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  ottobre 23 Martedì calendario

OMICIDIO DI STATO - SAUD AL QAHTANI, STRETTO CONSIGLIERE E RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE SUI SOCIAL MEDIA DEL PRINCIPE SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN, AVREBBE GUIDATO VIA SKYPE LE OPERAZIONI CHE HANNO PORTATO ALL'OMICIDIO DI JAMAL KHASHOGGI NEL CONSOLATO DI RIAD A ISTANBUL - LA REGISTRAZIONE IN CUI DICE: “PORTATEMI LA TESTA DEL CANE” -

(ANSA) - Saud al Qahtani, stretto consigliere e responsabile della comunicazione sui social media del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avrebbe guidato le operazioni che hanno portato all'omicidio di Jamal Khashoggi nel consolato di Riad a Istanbul via Skype. Lo rivelano fonti di intelligence turche, secondo cui il presidente Erdogan avrebbe in mano la registrazione che prova la sua presenza virtuale almeno alla parte iniziale dell'intervento del presunto "squadrone della morte". Qahtani avrebbe ordinato agli 007: "portatemi la testa del cane". Secondo la ricostruzione, Qahtani - tra i 5 alti ufficiali allontanati dalla Corona lo scorso fine settimana per sospette responsabilità nella morte del reporter - avrebbe insultato Khashoggi, ordinandone poi l'uccisione: "Portatemi al testa del cane", avrebbe detto. Fonti saudite lo hanno accusato di aver portato avanti senza autorizzazione il piano per un sequestro del giornalista, poi sfuggito di mano fino alla sua uccisione.

KHASHOGGI: TRUMP A USA TODAY, 'PIANO ANDATO STORTO' (ANSA) - "Un piano andato storto": cosi' Donald Trump ha definito in una intervista con Usa Today l'omicidio del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi. Il presidente americano ha riferito di aver telefonato al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e che quest'ultimo gli ha detto che "ne' lui ne' il re sono coinvolti". Il tycoon ha ribadito inoltre di non voler bloccare la vendita di armi Usa a Riad e che ci sono "molte altre" possibili sanzioni, di cui discutera' con le figure chiave del Congresso.