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 2018  ottobre 22 Lunedì calendario

Segreti e malaffari di Lady Paparazzi, un’altra ombra nera accanto ai Macron

Il suo nome fa paura. «Non ci era mai capitato di avere così tante persone che rifiutano di parlare, anche con la garanzia dell’anonimato» spiega il cronista di giudiziaria Jean-Michel Décugis. «Ha una rete di informatori impressionante» conferma Marc Lelongeon, giornalista che ha subito un misterioso furto a casa mentre stava lavorando insieme a Décugis. «Sembra uscita da un romanzo di Balzac» aggiunge Pauline Guéna, la scrittrice che ha partecipato al libro-inchiesta appena pubblicato da Grasset. I tre autori hanno lavorato in gran segreto per mesi. E fino all’ultimo l’editore non ha diffuso il libro per paura di ritorsioni legali.
Chi è Michèle Marchand, detta Mimi? Sulla carta è la direttrice di Bestimage, l’agenzia che vende in esclusiva le foto dei Macron ma anche quelle di Salvini a torso nudo in spiaggia. Dietro le quinte è molto di più. Settantatré anni vissuti intensamente, già sposata con due gangster, passata diverse volte in carcere, titolare negli anni Novanta di famosi locali per lesbiche, condannata per avere inventato un’intervista con l’autista di Lady D dopo l’incidente mortale, Mimi non sembra un personaggio raccomandabile per frequentare le alte sfere dello Stato. Eppure qualche giorno dopo l’elezione di Macron fa un selfie nell’ufficio presidenziale facendo il segno “V” di vittoria.
È Brigitte Macron a cercare Lady Paparazzi nella primavera 2016. Vuole capire l’origine delle voci sulla presunta omosessualità del marito. Nei salotti parigini si mormora di foto compromettenti. Fatte le verifiche, Marchand richiama la futura première dame: «È una balla». E poi spiega chi fomenta le voci. Nasce così un sodalizio. I Macron lanciati alla conquista dell’Eliseo capiscono di dover proteggere la loro privacy. Chi meglio di Mimi? Un po’ come assumere un rapinatore per custodire una banca. Marchand vanta una lunga esperienza. Sue le foto “rubate” a Eurodisney per annunciare l’amore tra Sarkozy e Carla Bruni.
Qualcuno sostiene che sia sempre lei dietro allo scoop su Hollande con il casco mentre va dall’amante. Mimi nega ma le foto appartengono a uno dei paparazzi della sua scuderia. Bestimage diventa l’agenzia di riferimento dei Macron. Confeziona decine di copertine. Dopo l’elezione, Marchand partecipa a riunioni settimanali con i consiglieri di Brigitte. Niente di ufficiale. «Con i Macron c’è solo un contratto morale» dice Mimi. Il fatturato di Bestimage cresce a dismisura. I fotografi di altre agenzie protestano per una gestione blindata dei Macron. Qualcuno confida agli autori sia una scelta di Brigitte per avere le sue foto ritoccate.
«Alexandre Benalla proteggeva Macron sul piano della sicurezza, Mimi sui media» spiega Décugis riferendosi all’ex bodyguard del Presidente. Benalla e Mimi: entrambi controversi, scudo e punto debole della galassia macroniana. Benalla è stato licenziato dall’Eliseo dopo l’affaire del pestaggio di un manifestante. E ora l’entourage del Presidente sostiene non ci sia più alcun legame con Marchand ma intanto Bestimage ha firmato le foto della coppia in vacanza. «Difficile pensare che i Macron possano davvero fare a meno di lei» commenta Décugis. Nessuno vorrebbe avere Mimi come nemica.