Il Sole 24 Ore, 22 ottobre 2018
Crimini in calo
Cambia il volto della criminalità in Italia. Il ladro “vecchio stampo” lascia il posto al truffatore di nuova generazione. E mentre si conferma, di anno in anno, la contrazione di omicidi, furti e rapine, crescono in parallelo i reati a sfondo sessuale, i fenomeni di spaccio e gli incendi sul territorio.
A dirlo è l’«Indice della criminalità 2018», l’elaborazione del Sole 24 Ore sui dati del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che fotografa unicamente i delitti “emersi” all’attenzione delle forze di Polizia. Restano nell’ombra i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio, ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità oppure la cui comunicazione da parte delle vittime non è affatto scontata.
Nel 2017 in Italia sono stati commessi e denunciati in media 6.650 reati ogni giorno, circa 277 ogni ora. A Milano, Rimini e Bologna si concentra la maggiore densità di segnalazioni alle autorità. Nel capoluogo lombardo, in particolare, si rilevano in media 27 fatti criminosi all’ora. L’ultima mappa della criminalità resa disponibile dal ministero, comunque, conferma il trend al ribasso che è in corso dal 2013: seppur con numerose differenze su base provinciale, anche l’anno scorso si è registrato un calo delle denunce del 2,3% annuo su scala nazionale.
I segnali di allarme arrivano, però, dalla fotografia di alcune tipologie di illeciti che – in controtendenza – segnano un incremento: nel 2017, anno in cui è esploso il a livello internazionale movimento «Me too», sono state denunciate fino a 13 violenze sessuali al giorno, in crescita del 15% rispetto all’anno prima; la diffusione degli stupefacenti alimenta i delitti (+10%), prevalentemente lo spaccio; gli incendi sono tornati, come accade ciclicamente, a divampare sul territorio, in media 28 al giorno (+29% rispetto al 2016).
Le forme di criminalità più tradizionali, invece, sembrano perdere lentamente terreno. I furti, che come ogni anno rappresentano il grosso delle denunce pervenute (circa 1,27 milioni, più della metà sul totale), scendono ancora del 6% rispetto agli anni precedenti, in particolare quelli nelle abitazioni (-9%). A contribuire alla discesa sono diversi fattori: la diffusione di sistemi di allarme e videosorveglianza, gli accordi territoriali tra le forze di Polizia, le reti tra commercianti e Prefetture oppure la scarsa diffusione in alcune zone del Paese delle garanzie assicurative. L’Ania, infatti, stima che poco più del 15% delle abitazioni italiane sia coperto da un’assicurazione furto. E solo in caso di copertura serve la copia della tempestiva denuncia per l’accertamento dei danni.
Al contrario, invece, continua la diffusione dei reati a stampo economico: fenomeni di riciclaggio-impiego del denaro sporco e frodi informatiche registrano un incremento, in entrambe i casi pari all’8% su base annua. In particolare, soprattutto nelle città del Nord, continuano a proliferare le truffe “digitali” : in media 450 ogni giorno, complici la scarsa competenza degli utenti di internet oppure l’obsolescenza dei sistemi operativi utilizzati.
Il rapporto fotografa i delitti denunciati nel 2017, in totale oltre 2,4 milioni
Ma restano nell’ombra i fenomeni diffusi di microcriminalità non denunciati