Il Messaggero, 13 ottobre 2018
La morte nel sonno della pattinatrice azzurra
È andata a dormire dopo pranzo sul divano e non si è più risvegliata. La campionessa italiana di pattinaggio su rotelle, Giada Dall’Acqua, è morta mercoledì a San Giovanni in Marignano (Rimini). Aveva solo 28 anni. A trovarla senza vita sarebbe stato suo marito Thomas, che aveva sposato soltanto un mese fa. Pare avesse provato a telefonare alla moglie per tutto il pomeriggio senza però ricevere risposta. Poi al suo rientro a casa da lavoro l’ha trovata già senza vita, come avrebbero accertato gli operatori del 118 subito allertati. Dall’Acqua lascia una bambina di un anno e mezzo, Gioia. A dare l’annuncio dell’improvvisa tragedia è stata la Federazione Italiana Sport Rotellistici (Fisr) su Facebook. «Ciao Giada, lasci un grande vuoto nel pattinaggio artistico», si legge sulla pagina social della Fisr.
PATTINAGGIO IN LUTTO
Le circostanze della morte della giovane pattinatrice non sono ancora chiare. I primi accertamenti del medico legale sembrano propendere per una morte per cause naturali, ma è stata comunque disposta l’autopsia. Giada, ora tecnico tecnico di terzo livello dopo esser stata azzurra delle specialità di Solo Dance e Coppia Danza, aveva dedicato l’intera vita al pattinaggio a rotelle. «Buongiorno a tutti, è successa una inspiegabile, immane tragedia che ha colpito non solo la sua famiglia, ma tutti noi», scrive su Facebook la scuola pattinaggio Pietas Julia.
Sono centinaia i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia che, dal tragico annuncio, sono stati pubblicati sui profili social di Giada. In particolare, ha suscitato gran commozione una foto che poco tempo fa la giovane pattinatrice ha pubblicato sul suo profilo Facebook: lei mano nella mano con la sua bambina, con la scritta «Una figlia ti cambia anche il ritmo del cuore». Lo stesso cuore che, forse, potrebbe averla «tradita», anche se sarà l’autopsia ad accertarlo.