La Stampa, 12 ottobre 2018
Aspidistre, salici, meli: le meraviglie dei giardini quando arriva il freddo
Last but not least la «Due Giorni per l’Autunno» chiude il prossimo fine settimana (19, 20 e 21 ottobre) un’intensa stagione di mostre botaniche. E lo fa con la sua consueta sobrietà, tenacemente preservata anche in tempi in cui pare molto poco di moda. Quella del castello di Masino (a Caravino, nel Torinese) rimane una fiera vecchio stile, campagnola come alle origini, fatta di piante, di giardinieri e di consigli concreti, di esperienza e di buon senso.
Siccome veniamo tardi, quando ormai i clamori dell’autunno sono già a tutti noti, quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sui mesi più freddi, quelli di solito un po’ letargici in quanto a mostre-mercato. Che ci sia ancora un piccolo vuoto da colmare? Forse sì, anche perché si sa bene che in giardino il periodo è tutt’altro che morto e fervono i lavori per l’anno a venire.
Ecco dunque che scommettendo sull’immaginazione dei visitatori la Due Giorni affronterà il tema del giardino del tardo autunno, dell’inverno e degli albori di primavera. E lo farà presentando una serie di piante che vuoi per il fogliame sempreverde vuoi per le cortecce o le fioriture profumate possono risollevare le sorti di giardini momentaneamente vuoti e desolati.
Dalla collezione di aspidistre di Un quadrato di giardino a quella di heuchere ed heucherelle de Il peccato vegetale, da un raro cornus a foglia persistente portato da Fiorichiari (Cornus hongkongensis) alle muehlenbeckie di Soria o alle fucsie rustiche de Il giardino delle essenze perdute. E che dire dei salici de I giardini e le fronde, attraenti per cortecce ed amenti, o dei loro meli ornamentali selezionati in varietà che mantengono il frutto fino ad inverno inoltrato. Donna di Piante propone la Gravillea lanigera, fiorita intorno a Natale, Fiorlago e Rhododendron una collezione di camelie a fioritura autunnale e invernale (C. sasanqua, vernalis, hiemalis).
Tutte le piante saranno segnalate e spiegate: mi raccomando, occhio ai cartelli. Accanto alla presentazione delle piante ci saranno per tutta la durata della mostra delle lezioni di giardinaggio.
Fessia parlerà di betulle, sarcococche, dafni e calicanti, Feletig delle piante da bacca, La Montà dei suoi ben noti ellebori. Raziel e Floriana spiegheranno quali bulbose piantare per ottenere fioriture scalari e durature, Giani ci mostrerà la sua utilissima e bellissima collezione di edere, L’erbaio della Gorra selezionerà nel suo ormai celebre tripudio di erbacee perenni le ultime e le prime a fiorire nell’anno. Ramaglie ci spiegherà l’importanza di produrre e utilizzare il cippato di ramaglie fresche in giardino, mentre Anna Peyron consiglierà le più belle rose da bacche. A Central Park il compito di parlare di erbe sempreverdi e di presentarci le sue ricercate collezioni di bambù, ciperacee e graminacee per il giardino invernale, mentre Fiorella Gilli insegnerà al pubblico a coltivare cornus, stachyurus, edgeworthia e hamamelis. Gramaglia si cimenterà nell’arduo compito di ispirare l’orto dei mesi freddi, mentre Belfiore farà l’analogo per il frutteto: nespoli, melograni, sorbi, mandorli e molto altro ancora. Nadia Nicoletti e Davide Pacifico guideranno i visitatori nelle loro ormai passeggiate botaniche per rose, orchidee, bulbi & C. ed Eva Boasso (non riguarda l’inverno, ma è un’anteprima che non ci siamo lasciati sfuggire) presenterà la sua nuova, colossale enciclopedie delle ortensie e delle idrangee.
Le novità botaniche in mostra sono tante: le più inusuali lagerstroemie di Donna di piante, i meli da conservazione di Belfiore, le nuove cultivar di acero di Ronco. Così come la Betula utilis var. jacquemontii «Moonbeam» di Fessia, una vera e candida rarità per intenditori, o le celebri dalie giganti di Planteurs de Brigaudiere, insieme alla sua collezione di raffinate camassie e al superlativo Allium «Millenium». Chirio presenta una nuova ciliegia durona autofertile e precocissima (Prunus cerasus «Marysa») e un melo resistente alla ticchiolatura (Malus domestica «Story»). Quanto alle ultime proposte in tema di callicarpe, berberis e sambuchi, Nifantani saprà incuriosirvi. Insomma: le piante rimangono le protagoniste della nostra piccola e casalinga fiera di campagna.