Libero, 7 ottobre 2018
Arrivano i superinsetti da guerra
Sciami di insetti modificati geneticamente per veicolare virus letali per le produzioni agricole del paese avversario. Potrebbe essere uno scenario futuro di guerra biologica, per esempio fra Stati Uniti e Cina, a dar retta ad allarmi che di tanto in tanto riemergono. L’ultimo è arrivato da un gruppo di scienziati sulla rivista Science. Sospettano che un programma attuato dall’agenzia governativa americana Darpa che si occupa di tecnologie sperimentali a scopi sia civili sia militari, mascheri una violazione del divieto della guerra biologica in vigore dal 1972. È il progetto Insect Allies, in cui sono impegnati i laboratori di Arlington, in Virginia, che sperimenta l’uso di insetti, specie gli afidi, come vettori per trasmettere a piante agricole, soprattutto cereali, dei virus capaci di mutare il genoma vegetale. I virus portati da tali insetti sarebbero segmenti di Dna che, nelle intenzioni della Darpa, andrebbero a immettersi nel codice genetico delle piante bersaglio «allo scopo di renderle più resistenti a siccità o parassiti». Così dichiara l’agenzia americana, ma gli esperti di Science osservano che questa tecnica può essere usata anche per veicolare virus dannosi e devastanti per l’agricoltura di un Paese.
SCENARI CATASTROFICI
Fra i maggiori critici, Robert Guy Reeves, ricercatore al prestigioso istituto Max Planck di Berlino, osserva: «Se questa tecnologia funziona, per definizione, sarà difficile che un governo riesca a controllarne le ricadute». Infatti se gli insetti ogm sono liberi di circolare nell’ambiente e di riprodursi, i virus al loro interno potrebbero mutare velocemente a ogni generazione, contando che per gli insetti le generazioni si susseguono anche nell’arco di pochi giorni. Magari diventando in grado di aggredire piante non previste dall’uomo. Fra i preoccupati, Silja Voeneky, dell’università di Friburgo osserva: «Pensiamo ci sia il rischio che tale programma non sia giustificato da intenti pacifici. Perché mai utilizzare come vettori degli insetti e non semplici spray’ Usare insetti come vettori per diffondere malattie è una classica arma biologica!».
SCOPI PACIFICI
Dalla Darpa rispondono che il progetto ha solo fini pacifici, appunto per migliorare le difese delle piante, e ribadendo che i virus ogm veicolati dagli insetti avrebbero effetti temporanei, limitati a «una sola stagione di crescita», senza modificare le generazioni successive di semi. Secondo il manager del progetto Insect Allies, Blake Bextin: «Ogni volta che si sviluppa una nuova tecnologia esiste un potenziale doppio uso, militare e civile. Ma non è ciò che stiamo facendo. Vogliamo instillare nelle piante qualità positive. Vogliamo garantire la sicurezza alimentare, perché la sicurezza alimentare è sicurezza nazionale». La stampa anglosassone sostiene che gli esperimenti sono agli inizi, venendo osservato come un afide trasmette a una pianta frammenti di codice genetico, in pratica virus, evidenziati dagli strumenti di laboratorio. Bextin ha però ammesso fra le righe che secondo lo stesso principio si possono veicolare anche virus mortali per le piantagioni. Gli Usa potrebbero in tal modo premunirsi da un eventuale attacco esterno, impratichendosi in una tecnica con cui eventualmente controbattere con antidoti genetici. Ma anche, specularmente, prepararsi all’attacco. Non è difficile pensare che in tal modo gli americani possano in futuro attaccare l’agricoltura di un concorrente economico come la Cina, costringendola a importare prodotti agricoli americani. Per inciso, proprio immaginando una guerra biologica contro la Cina, ma in quel caso scatenata dall’Urss, prendeva le mosse un film fantascientifico con Charlton Heston, 1975: occhi bianchi sulla Terra, girato nel 1971 presentando l’umanità intera sterminata da virus sfuggiti a ogni controllo. Lo scenario peggiore sarebbe una guerra biologica totale in cui Usa e Cina tentassero di distruggere a vicenda le rispettive coltivazioni, per far morire di fame la popolazione avversaria. Oltre una certa soglia, il più disperato dei due deciderebbe probabilmente di passare alle armi nucleari, catastrofe per catastrofe, in modo da trascinare il nemico all’inferno con sé. C’è da sperare che resti nella fantascienza.