La Stampa, 5 ottobre 2018
Sgarbi: «Lascio Forza Italia, farò un nuovo partito con la Meloni»
«Rientrare? Macché. Voglio convincere anche Berlusconi a uscire da Forza Italia, che è diventata la sua pena. Lui deve chiudere la sua carriera politica in modo degno, e non può farlo circondato da minorati che lo portano alla rovina». Vittorio Sgarbi da due giorni è furioso come nelle sue famose sceneggiate tv, anche se le telecamere sono spente. Non tollera di aver dovuto subire lo «schiaffo di Sutri», dal nome della cittadina di cui è sindaco da pochi mesi. In cosa consiste il supremo sgarbo? Nel forfait dell’ex Cavaliere che ieri non si è presentato nel comune del Viterbese «dopo avermi confermato personalmente il giorno prima che sarebbe venuto», racconta il critico d’arte. «Avevamo già rinviato due volte, il catering era pronto, dovevamo intitolare un giardino a mamma Rosa, questa la sorpresa che gli avevo preparato».
E invece ha dato buca un’altra volta.
«La cosa che non accetto è che me l’abbia comunicato Mariastella Gelmini. Che si è inventata una improvvisa riunione sulla manovra per far saltare l’incontro a Sutri. Non sopportava che venisse da me dopo aver detto che non andava da lei a Milano. Ma io sono il sindaco più importante che Forza Italia abbia mai avuto».
Non le pare una reazione eccessiva?
«Ma no, è gravissimo che lei si sia permessa di disdire a nome di Berlusconi. Ma chi è lei?»
La Gelmini le ha chiesto di restare in Forza Italia.
«Forse non ha capito, io me ne vado proprio contro di lei, non è in grado di fare la capogruppo, io porto consensi, lei no. Lo stesso vale per Tajani. Non ha senso che Berlusconi resti in balia di questa gente che lui stesso, in fondo, schifa. Se ne stanno asserragliati a tentare di fare l’opposizione, ma così perdono altri voti, gli elettori non li seguono».
Forza Italia dovrebbe sostenere il governo gialloverde?
«È stato Berlusconi a far nascere questo governo dando il via libera a Salvini. Se parti da questa premesse,al massimo ti puoi astenere, provare a migliorare i provvedimenti. Ma non certo fare le barricate. Forza Italia è nel centrodestra e il capo della coalizione oggi è Salvini. Punto».
Pronto a passare con la Lega?
«Non è mia la tazza di tè, anche se ho buoni rapporti con Salvini. Con Giorgia Meloni invece abbiamo un discorso aperto da tempo, io vorrei allargare Fratelli d’Italia, farne una cosa nuova».
Ha deciso di entrare nel gruppo con la Meloni?
«No, per adesso vado nel Misto, la situazione è fluida... ».
Entrerà nella maggioranza con i grillini?
«Guardi, la fiducia al governo Conte l’ho votata dal primo giorno, col motivo che io prospero nell’ignoranza...».
Più un paradosso che un complimento.
«Ma la situazione che stiamo vivendo è paradossale, non le pare? Io intendo continuare a prosperare, ma indicando carenze e lacune a chi ci governa».
Con Berlusconi è rottura?
«Io gli voglio sempre bene, ma stavolta anche lui è stato un po’ maleducato...».