il Giornale, 5 ottobre 2018
Tra Maria Elena Boschi e Oliviero Toscani è già finito l’idillio
«Io lo so perché a voi di destra le mie foto a Maria Elena Boschi non piacciono: è perché siete dei pipp... froc... che avrebbero voluto vederla nuda. E io invece l’ho ritratta vestita. Vi ho deluso, lo so. Ma l’ho fatto apposta per farvi dispetto».
Oliviero Toscani descrive così al Giornale – con parole lucide ed equilibrate – la genesi del suo servizio fotografico su Maxim.
Le voci su ipotetici «problemi» tra lui e la rivista patinata, il celebre fotografo le liquida pacatamente: «Questi giornaletti sono tutti una bella schifezza». Insomma, ce lo hanno venduto come un idillio, e invece volano gli stracci.
Ieri mattina i collaboratori più stretti di Toscani avevano la bocca cucita come un maglione Benetton e alla richiesta del Giornale di un’intervista replicavano senza pietà: «Toscani è impegnato. Oggi e domani non rilascerà dichiarazioni». Magari dopodomani? «No. Non se ne parla proprio». E invece, nel tardo pomeriggio, arriva la sua telefonata. Toscani è su di giri. Smentisce dissapori con la Boschi. Lei è dolcissima: «Per me è stato un premio lavorare con Oliviero». Amarognolo, invece, «Oliviero» nei confronti della piddina: «A me della Boschi non interessa nulla». Lui vola alto: «Io sono apartitico. Per me non conta la destra o la sinistra. Ma solo l’alto e il basso. Se dovessi fondare un partito, lo chiamerei Radical Chic, alla faccia di chi considera un’offesa questa definizione. A vergognarvi dovreste essere voi barboni di destra».
Ma – elucubrazioni politiche a parte – c’è chi ipotizza che Toscani sia «irritato». Con chi? Con i vertici di Maxim che avrebbero gestito l’«esclusiva Boschi» relegando Toscani in una posizione di semplice gregario.
Il nome del fotografo, ad esempio, sulla copertina dedicata a «Meb» è scritto con caratteri microscopici; per non parlare dei video di propaganda in stile Istituto Luce nei quali Toscani viene quasi del tutto ignorato. Si passerà alla carta bollata? Considerando il carattere vernacolare di Toscani, è probabile che il fotografo, più che all’opzione giudiziaria, ricorra a un più semplice «vaffa...».
Sta di fatto che nella sua carriera di provocatore Toscani ha scattato certo foto più intriganti di quelle sbiaditissime (e non solo perché la Boschi era senza trucco) riservate alla ex regina del giglio magico. Immagini tragicomicamente incolori che, con grandi squilli di tromba, ora fanno bella (si fa per dire) mostra di sé: tutto merito di un Toscani con tanto di fascia sulla fronte, manco fosse il «Rambo del reflex».
Intanto il «video del backstage» e il «promo di lancio» con l’ex ministro delle Riforme nel governo Renzi che si autopromuove come modella (anzi, Dem-odella) sono diventati «virali», in tutte le più ampie accezioni del termine.
E ora della stella «Meb» – abbreviazione artistica boschiana – desiderosa di rilanciarsi nel firmamento della popolarità dopo essere stata risucchiata nel buco nero delle stalle politiche, non si parla solo alla buvette di Montecitorio ma anche nei peggiori bar di Caracas.