Corriere della Sera, 4 ottobre 2018
I numeri del cancro
Il Premio Nobel per la Medicina assegnato quest’anno a due ricercatori, James Allison e Tasuku Honjo, che hanno fatto fare passi avanti sostanziali all’immunoterapia riporta l’attenzione su uno dei grandi mali del secolo scorso e di quello attuale: il cancro. Da decenni si spera di essere sulla strada che porta a batterlo, o almeno a limitare il suo insorgere e migliorare le terapie per curarlo. Come dimostrano i due scienziati premiati lunedì scorso dall’Accademia delle Scienze svedese, passi avanti sono stati fatti. E i risultati iniziano a farsi notare nelle statistiche, seppur lentamente e in apparenza in modo contraddittorio. Se si guardano i numeri generali, nel 2016 le persone che nel mondo soffrivano per un tumore erano 42 milioni. Che rispetto ai 19 milioni del 1990 è più del doppio. Con cifre molto elevate in Paesi molto popolosi (8,36 milioni in Cina, 2,04 milioni in India) ma anche in Paesi demograficamente meno grandi: 6,8 milioni negli Stati Uniti, 1,91 milioni in Germania, 1,44 milioni in Italia (dati tratti da ourworldindata.orh). Anche le morti causate dal cancro nello stesso periodo sono aumentate: da 5,7 a 8,9 milioni. Se si calcola il numero di decessi e si fa indice uguale a cento al 1990, nel 2016 eravamo a 156,6. Per cogliere la realtà, le cose vanno però relativizzate. Il tasso di decessi da tumore per centomila abitanti, sempre fatto cento il 1990, arriva a 111,5: già qui la crescita è minore. Se la statistica viene poi standardizzata al crescere dell’età media sul pianeta (tenendo conto che i morti per cancro sono più numerosi tra gli anziani), si scopre che, sempre tra il 1990 e il 2016, l’indice scende da cento a 83,1. Non è la vittoria contro il cancro di cui si parla da tempo: si tratta però di qualche passo nella direzione positiva. Soprattutto se si tiene conto che l’indice di mortalità relativizzato alla popolazione e standardizzato alla variazione dell’età media cala per tutti i peggiori tipi di tumore: da 29,41 per centomila persone nel 1990 a 25,82 nel 2016 per quel che riguarda il cancro a trachea, bronchi e polmoni; da 22,47 a 12,86 per il tumore allo stomaco; da 15,08 a 12,76 per il tumore al colon; da 9,54 a 7,95 per il tumore al seno. Ancora troppo poco. Le ricerche di Allison e Honjo, tutto sommato recenti, fanno sperare a vittorie più sostanziali in questa lunga guerra.