La Stampa, 3 ottobre 2018
Il calendario di Putin, 17 anni di propaganda
Dodici mesi con Vladimir Putin. Il nuovo calendario 2019 dedicato al leader russo è già pronto. Come ogni anno, le foto del presidente invaderanno presto edicole e cartolerie del Paese più vasto del mondo.
Devoto credente, comandante in capo delle forze armate, sportivo, sempre in perfetta forma, forte ma tenero quando è necessario. Sono le tante facce di Putin raccontate dal calendario VVP. Ovvero Vladimir Vladimirovich Putin. La propaganda del Cremlino entra nelle case dei russi anche così. Portando con sé tutti i valori e i messaggi che Mosca vuole trasmettere all’interno dei suoi confini.Nulla è lasciato al caso. L’uomo forte della Russia deve essere forte anche fisicamente. Ed ecco le foto del quasi 66enne Putin a torso nudo e senza un filo di pancetta diffuse ormai da anni dalla presidenza russa. Sono gli scatti di una vacanza in Siberia dell’estate del 2017 tra pesca, funghi e natura incontaminata. Le tante testate filo-governative della costellazione mediatica russa decantano il leader del Cremlino come colui che ha riportato la Russia all’antica potenza militare e politica. Nel calendario non può quindi mancare una foto di Putin in compagnia di tre alti ufficiali. Putin conta molto sulla Chiesa ortodossa russa per diffondere una morale conservatrice e fedele allo Stato. Ed ecco che una foto lo mostra mentre si immerge nell’acqua gelata come da tradizione per l’Epifania.
Ma non dimentichiamo che, sia da presidente che da premier, il ruolo che Putin si è ritagliato è quello di padre della patria. Ce lo ricordano le foto del leader in giacca e cravatta, mentre passa solennemente su un tappeto rosso durante una cerimonia ufficiale o mentre attraversa i corridoi del Cremlino e le giovani guardie in alta uniforme si schiaffano sugli attenti. Dulcis in fundo, troviamo anche le immagini di un Putin affettuoso, che tiene in braccio un cagnolino o accarezza un cucciolo di leopardo. Sono declinazioni di quel «lato umano» su cui ultimamente il presidente russo punta moltissimo per apparire quanto più vicino possibile al «suo popolo». Soprattutto dopo le proteste di Piazza Bolotnaya del 2012 e la crisi economica del 2014.
Il nuovo calendario, come gli altri che usciranno nelle prossime settimane, verrà venduto in diverse versioni. Tutte caratterizzate però da un comune denominatore: l’intenzione di dipingere Putin come il numero uno. A Mosca hanno una lunga esperienza alle spalle. Già alla fine del 2001 era in vendita un calendario in edizione limitata intitolato «I 12 stati d’animo di Putin». Il presidente russo era immortalato in 12 schizzi, uno per ogni mese, e l’obiettivo era ovviamente quello di esaltarlo. «Mentre disegnavamo ci siamo letteralmente innamorati di lui», raccontava Viktoria Timofeyeva, autrice dei cartoni assieme a Dmitry Vrubel. Ma erano altri tempi. Già allora si giocava la carta dello sport con un disegno di Putin in versione judoka. C’era però anche un ritratto del capo di Stato accigliato e con lo sguardo torvo. Inimmaginabile ora. La propaganda punta ormai su un Putin sempre più etereo.