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 2018  ottobre 03 Mercoledì calendario

L’eurodeputata grillina Giulai Moi sanzionata per molestie

L’eurodeputata cinquestelle Giulia Moi è stata sanzionata dal Parlamento europeo per molestie psicologiche ai danni di due assistenti del suo ufficio a Strasburgo. La decisione è stata annunciata dal presidente Antonio Tajani al termine di una lunga istruttoria condotta dal Comitato per le molestie dell’istituzione. La sanzione consiste nella cancellazione dell’indennità per 14 giorni lavorativi, circa 4000 euro. L’indagine interna del Parlamento ha riscontrato comportamenti scorretti, da parte della parlamentare sarda, che hanno provato psicologicamente i due assistenti. Ad esempio, stando a quanto verificato, Moi ha usato i collaboratori per effettuare un trasloco privato da un’abitazione ad un’altra a Bruxelles e più di una volta ha chiesto loro di anticiparle i soldi per l’affitto giustificandosi con problemi legati all’home banking. Sono stati poi trovati messaggi intimidatori, mandati anche a raffica con linguaggio volgare, e minacce. Infine l’obbligo a rendicontare minuto per minuto la loro attività lavorativa, comportamento giudicato eccessivo, intimidatorio e causa di stress. Moi ieri ha annunciato che presenterà ricorso contro le sanzioni: «Questa vicenda – ha spiegato – riguarda persone sulle quali è stata mal riposta la mia fiducia». Su questo passaggio, come tutte le vicende interne ai grillini al Parlamento europeo, la vicenda si tinge di veleni, accuse e sospetti di complotto. I cinquestelle eletti nel 2014 a Strasburgo erano 17, ma hanno perso pezzi per litigi, scontri politici e casi di malversazione: ora sono 12. Anzi, virtualmente 11 visto che Moi da anni è in guerra con il gruppo (si è anche autosospesa rientrando poi nei ranghi), esclusa da ogni iniziativa parlamentare o incarico nonostante sia piuttosto attiva. Per di più è in causa per diffamazione con un suo collega. Per questo ieri a Strasburgo sono filtrati alcuni particolari, come il fatto che i due assistenti provengano dall’M5S romano con il quale da tempo Moi è in rotta e che nell’aprile 2017 ha avviato le pratiche di licenziamento nei loro confronti. Successivamente, nel novembre dello scorso anno, i due hanno sporto denuncia per molestie e si vocifera di un audio (ovviamente non utilizzabile in sede difensiva) in cui ammettono che si trattava di una ripicca. Che siano o meno solo giustificazioni, sono argomenti che testimoniano veleni, sospetti e gelosie che da quattro anni segnano il gruppo pentastellato in Europa.