Il Messaggero, 2 ottobre 2018
In morte di Stelvio Cipriani
Se ne va dopo una lunga malattia (a dicembre scorso era stato colpito da un’ischemia) Stelvio Cipriani, musicista e compositore di tantissime colonne sonore cinematografiche. La più famosa quella del film Anonimo veneziano di Enrico Maria Salerno. Uscito dal Conservatorio di Santa Cecilia, aveva cominciato a lavorare per alcuni cantanti pop, ma il suo destino sarebbe rimasto legato al mestiere del compositore di musiche da film, dopo aver anche accompagnato come pianista Rita Pavone in un tour latinoamericano. La sua avventura con il cinema comincia dalla metà degli Anni ’60, arriva in un momento in cui, dopo il successo dei film di Sergio Leone, era in auge il filone western all’italiana a cominciare dal primo, The bounty killer, con Tomas Milian protagonista. Da allora Cipriani va avanti a ritmi indiavolati. I temi di Anonimo veneziano li scrive in due ore senza neppure vedere il film, perché s’addormenta durante la proiezione, dopo una notte passata a lavorare al night: «Chiedo di rivederlo: niente ha scritto nella sua autobiografia. Allora mi porto via una foto di Florinda Bolkan. La studio. Poi vado a mangiare. Mi concentro: moglie e marito che si rincontrano dopo un sacco di tempo. Il tempo la clessidra il metronomo Ti tan tan ti ti». Da Anonimo veneziano in poi il suo nome diventa uno di quelli di punta della fabbrica del cinema italiano, tanto che Cipriani comincia a lavorare intensamente, così intensamente che nel 1971 firma addirittura 16 film, un ritmo che tiene per vari anni. È arrivato a scrivere circa 200 temi per film, passando dal wstern al sexy, all’horror e al genere che ha caratterizzato il cinema italiano degli Anni ’70 del filone giudiziario. Fra tutti ci sono leggendari titoli di genere come Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno o Suor Emanuelle, o le pellicole erotiche di Joe D’Amato (Orgasmo Nero, Paradiso Blu, Papaya dei Caraibi) e tante di Umberto Lenzi e Stelvio Massi, maestri del poliziottesco ma anche Mario Bava, Maurizio Lucidi, Pasquale Festa Campanile, Carlo Lizzani, Alberto Bevilacqua, Luciano Emmer e Steno con cui lavora in La polizia ringrazia, questa volta con Enrico Maria Salerno nel ruolo del protagonista, insieme ad Anonimo il suo lavoro più conosciuto.
Ha anche scritto molto per la televisione, a partire dalla fine degli Anni ’60, con titoli come Nucleo zero e Le cinque giornate di Milano di Lizzani, Baciami strega di Duccio Tessari, Il vizio di vivere e Vita coi figli di Dino Risi, le serie Topazio e Milagros. Ha composto anche Maria di Nazareth. Una storia che continua... e alcuni brani su commissione del Vaticano, oltre a colonne sonore per molti documentari. Cipriani, che aveva 81 anni, era nato a Roma a Trastevere. I funerali saranno celebrati domani alle 12, nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo.