Il Messaggero, 30 settembre 2018
Imagine: un libro, un cofanetto di cd e un film celebrano l’arte di John Lennon
«John e io eravamo due artisti che vivevano insieme, perciò ci ispiravamo a vicenda. La canzone Imagine incarnava le nostre convinzioni dell’epoca». Così Yoko Ono, 85 anni, racconta il periodo di lavorazione al brano, reso iconico da John Lennon, di cui, dallo scorso anno, risulta coautrice su richiesta presentata dallo stesso Lennon nel 1980. Sono passati 47 anni dall’uscita del singolo e dell’album, era il settembre 1971, e ora la storia di Imagine, tra musica, video e dietro le quinte, torna sotto i riflettori, con elementi inediti, in occasione delle celebrazioni mondiali per il compleanno del cantautore, nato il 9 ottobre 1940. A celebrare la ricorrenza, il segno lasciato nel mondo della musica, ma non solo, e a raccontare nuove sfumature della personalità di Lennon, ora ci sono un film, un cofanetto di cd e un libro.
GLI INEDITIIl lungometraggio Imagine, diretto e interpretato nel 1971 da John e Yoko, restaurato e rimasterizzato agli Abbey Road Studios in Dolby Atmos, per la prima volta al cinema, sarà nelle sale italiane l’8, 9 e 10 ottobre. E con quindici minuti di contenuti inediti. Girato principalmente nella loro residenza britannica, Tittenhurst Park, ad Ascot, unisce promo musicali al lavoro di John e Yoko durante le registrazioni come coproduttori del disco con Phil Spector. E arricchisce tutto con sequenze di vita quotidiana. Ecco allora, il primo sguardo fuori dalla finestra al mattino, la colazione all’aperto, le pose di Lennon per servizi fotografici. E ancora, le manifestazioni, il gioco della seduzione, i molti baci. Non mancano incursioni di amici noti, da Andy Warhol a Fred Astaire, da George Harrison a Jack Palance. Tra gli inediti, riprese durante la registrazione di How Do You Sleep? e Oh My Love, in un mix creato per il Dolby Atmos Studio.
L’artista canta tenendo gli occhi spesso chiusi nell’intensità del momento. Le labbra tanto vicine al microfono da arrivare quasi a sfiorarlo. La mano pare scivolare sulle corde della chitarra. Così dalle scene surreali, frequenti, a quelle studiate per fare gesto della filosofia, si passa al lavoro giornaliero. In studio con lui, George Harrison, Nicky Hopkins dei Rolling Stones, Alan White degli Yes e il bassista Klaus Voormann. Perché per Lennon aprire lo studio ed entrare in quelli degli amici era una consuetudine. Un modo per stare insieme, che, a volte, dava vita a capolavori. «C’erano parecchi musicisti in studio con i Beatles – affermerà in un’intervista tv, nel 1975 – ma non si sapeva perché era vietato farne parola».
140 TRACCELe immagini sono commentate dalla musica, con l’album Imagine: ogni canzone ha un trattamento visivo diverso. Ad anticipare il film, sarà venerdì l’uscita per Universal Music del box set Imagine The Ultimate Collection, collezione di 140 tracce storiche in quattro cd e due Blu-ray, remixate e rimasterizzate sotto la supervisione di Yoko Ono Lennon, incluse le prime registrazioni di Lennon e della Plastic Ono Band. Celebra il brano monumento anche il libro Imagine John Yoko, in uscita mondiale il 9 ottobre, edito in Italia da L’Ippocampo. «Si è parlato molto della gestazione del brano, dell’album e del film Imagine. Ne ha parlato soprattutto chi non c’era. Sono, quindi, molto onorata e grata per il fatto che ora, per la prima volta, così tanti testimoni abbiano voluto gentilmente concedermi il loro tempo per darmi un po’ di verità’ con le loro parole e foto». Il volume racconta la nascita della canzone e il ruolo di Yoko Ono nella sua composizione, oltre a molti retroscena, accompagnando «i ricordi di chi c’era», con un ricco corredo iconografico e la garanzia di molte sorprese: l’80% del materiale è inedito. Da Yoko Ono, precisamente dal libro Grapefruit, l’ispirazione. Da lei, il rito di immaginare, presente in alcune sue performance artistiche. È proprio in una di queste che John e Yoko si conoscono. Lui chiede di poter piantare un chiodo in una delle sue opere, lei vuole cinque scellini per permetterglielo. Tutto accadrà, senza che nulla avvenga. Citando il suo stile, Lennon le dirà: «Immagina».