la Repubblica, 29 settembre 2018
Storia del balcone
Cosa sia un balcone, tutti lo sanno. Un elemento architettonico a sbalzo, che fuoriesce dalla facciata dell’edificio. Avere un balcone un tempo era prezioso. Le case dei nobili e dei borghesi avevano i balconi. Prima sostenuto dal legno, poi dal laterizio e quindi dal cemento, il balcone era un elemento ornamentale sulle facciate delle case, coronato da una balaustra sovente di ferro. In passato funzionava anche da elemento di comunicazione tra gli ambienti della casa, come un corridoio esterno. Tutte le abitazioni di pregio, fino alla metà del Novecento, avevano in Italia balconi, e spesso l’affaccio delle case con il balcone era posizionato sul corso principale. Tutto questo prima che le automobili diventassero il principale mezzo di trasporto, e affacciarsi su una strada di grande transito era un vantaggio. Poi negli anni Sessanta del XX secolo gli architetti hanno cominciato a progettare i balconi non più a sbalzo sulla facciata, ma includendoli nella medesima, una sorta di stanza posizionata sull’esterno, contenuta da una balaustra dello stesso materiale della casa. A cosa servono oggi i balconi se l’affaccio sulla via non è un valore? Cammino lungo le vie e guardo i balconi delle vecchie case e di quelle di recente costruzione. Sono diventati per la maggior parte degli sgabuzzini. Ci sono armadi, scarpiere, biciclette, tanti oggetti appoggiati lì, come scope o scale, o impianti di condizionamento.
Quando sono in treno provo a cogliere al volo che cosa le persone depositano nel balcone. Spesso la faccia che guarda la massicciata della ferrovia è il retro dell’edificio, e il balcone raccoglie quegli oggetti che in casa non si possono conservare. Le abitazioni moderne sempre più raramente hanno cantine, diventate un bene raro nelle città; inoltre nessun progettista prevede oggi un ripostiglio, come avveniva sino agli anni Trenta, quando era necessario dotarsi di una stanza, seppur minuscola, dove conservare gli attrezzi per la casa; e per contenere i generi alimentari a lunga conservazione: la dispensa. La diffusione del frigorifero e del supermercato, dopo la metà degli anni Cinquanta, hanno reso obsoleta la dispensa. Perciò non si sa bene dove mettere oggetti che in casa non è elegante conservare in vista.
Il balcone, dal germanico balko, ha abdicato il suo compito di esposizione esterna a favore della terrazza, così come sono quasi scomparsi i ballatoi delle case popolari del Novecento.
I balconi sono protuberanze della casa, e svolgono il compito delle verande di un tempo e in qualche caso, più raro in verità, dei bay-window. Non si può non provare malinconia nel vedere i “palchi lignei” – questo l’etimo della antica parola – ridotti così.