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 2018  settembre 28 Venerdì calendario

Michelle Hunziker sfonda pure in farmacia

Sarà per il sorriso che scoppia e si sparge senza pietà come una granata, o le linee nette della sua figura, o l’energia per niente svizzera che rilascia dalla voce e riempie l’aria, i movimenti un po’ da cartone animato e un po’ di consumata sensualità. Neppure sembra poter invecchiare, Michelle Hunziker, toccata da una misteriosa bacchetta che non solo la conserva, ma la migliora, bellissima prima come ora, a 41 anni, bravissima a far tutto, e oggi, in maturità, affrancata anche da una fragilità che per anni ha tormentato la sua vita personale, ma che a differenza di tante dee dello spettacolo non l’ha distrutta: la dea ha vinto, e questo sì che è svizzero. Partiamo dalla fine: l’ultima versione della Hunziker è ‘imprenditrice’. Alla presentazione della sua linea di prodotti indossa un abito fucsia, attillato, appena sotto il ginocchio, maniche lunghe, e i capelli raccolti in una coda altissima. Il marchio si chiama Goovi, produce integratori e prodotti per l’igiene. Goovi sta per ‘good vibes’, buone vibrazioni: le confezioni sono colorate, perché, il colore «è una filosofia di vita: bisogna essere positivi, auto ironici, vedere il bicchiere sempre mezzo pieno». Può dirlo: mamma di tre figli, con una vita privata e una pubblica da maneggiare, ha imparato a gestire anche i social, le dirette su Instagram, dove la aspettano 3,2 milioni di follower, roba che uno normale si nasconde in bagno. Per noi, che ci dimentichiamo le scadenze della bolletta o di portare giù la pattumiera, sembra che abbia delle giornate da 32 ore.
INSTANCABILE
Dopo le sue mille vicende, una scacchiera di successi e di tracolli, oggi sembra una di quelle persone che passano tra una goccia e l’altra senza bagnarsi. Nell’ultima intervista da Maurizio Costanzo ha parlato di sé: dal padre assente e alcolizzato, alla madre lavoratrice, all’adolescenza tra Bologna a Milano, dove ha mosso i primi passi nel mondo della moda. Dei suoi inciampi, anche se incalzata da Costanzo, non si lamenta: «Abbiamo tutti una storia da raccontare, non ho avuto una vita più difficile di altri, ho avuto la fortuna di soffrire prima». Il sorriso conferma che non sono balle: «Mi piace la naturalezza. È arrivato il momento di fare gli errori», diceva in un’intervista a Claudio Sabelli Fioretti sul Corriere della Sera nel 2002. Era comparsa dal nulla, a 19 anni, a fianco di Eros Ramazzotti. Era il 1995, si sposarono e misero al mondo una figlia, Aurora, la cui doppia linea genetica è portatrice dei marcatori dello spettacolo: ha esordito al rotocalco quotidiano del talent show musicale X-Factor, forse ancora acerba, ma è ruvida come papà e magnetica come mamma. Al tempo del matrimonio con Ramazzotti, Michelle in Italia aveva già causato incidenti: a Roma dovettero rimuovere i cartelloni pubblicitari degli slip Roberta, di cui era testimonial ‘di spalle’. Il suo sedere in primo piano, foto grandi come quattro vetrine, distraeva e ci furono tamponamenti fra automobilisti sognanti. A Sabelli Fioretti la Hunziker raccontò che quello di Roberta fu «un provino degradante. Una stanza piena di ragazze con le braghe calate».

LA CARRIERA
Michelle Hunziker non si è fatta mancare niente: il flop al cinema, con ‘Alex l’Ariete’, al trionfo al cabaret con Zelig. Le sue stagioni a Striscia la Notizia con Ezio Greggio, con quel sandwich di serio e faceto sotto il suo faccino, a sandwich anche quello, bello e comico insieme, hanno definito il paradigma perfetto della trasmissione: a ogni cambio di conduttori gli spettatori si chiedevano «Sì, bravi tutti, ma dov’è la Hunziker’». E poi il Festivalbar, le cinque edizioni di Paperissima (con Gerry Scotti) la cui voce in sottofondo alle strabilianti disavventure della gente comune squillava moltiplicando il divertimento; la sit-com televisiva Love Bugs insieme con Fabio De Luigi, attore irresistibile, sul set spalla sardonica e rassegnata di una fidanzata incontenibile; e infine la scalinata più sciantosa d’Italia, quella del teatro Ariston, scesa e risalita alla guida del 68º Festival di Sanremo. Il primo a capire il suo potenziale fu Antonio Ricci: la scelse per Paperissima e le affidò il programma per l’intero agosto del 1997, quando aveva meno di 20 anni: «Tu buchi lo schermo, il mestiere arriverà dopo», le disse. E infatti, così fu: recitazione canto, ballo, verve, un caso raro di talenti concentrati, all’americana, non è poco per una svizzera italiana che non è cresciuta in una famiglia a pane e spettacolo. La sua vita privata non è stata patinata. Nell’autobiografia ‘Una vita apparentemente perfetta’, la Hunziker racconta dei cinque anni che trascorse in balia di una setta. Se ne liberò nel 2006, dice, grazie all’amore per la figlia Aurora. Quelli della setta le dissero: «Ti avevamo dato occasione di purificare la tua anima: se ci lasci ti ammalerai e morirai». Non l’hanno sconfitta nemmeno quella volta. Anzi, deve aver imparato che le figlie fanno bene alla salute: con Tomaso Trussardi, con cui è sposata dal 2014 (ma a Sabelli Fioretti che le chiedeva «Sposerebbe un uomo povero’», rispose: «Certamente. Ormai sono abbastanza ricca io») ne ha avute altre due: Sole e Celeste. Né le sono bastate: «Al quarto ci stiamo lavorando». Per ora, la parte della «quarta figlia», dice la presentatrice, è appalto della fondazione Onlus Doppia Difesa, che ha fondato con l’avvocato Giulia Bongiorno, oggi ministro. E dopo le polemiche innescate dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che lamentava come non ci fosse mai nessuno a rispondere al telefono predisposto per le richieste d’aiuto, hanno rivelato le cifre versate all’associazione, a titolo personale: 299.250 euro la Bongiorno e 273.250 lei. Un’ultima nota: Goovi l’hanno già prenotato oltre 2mila farmacie. Visto come lavora su tutte le cose che comincia, il quarto figlio arriverà molto, molto presto.