ItaliaOggi, 28 settembre 2018
Diritto & Rovescio
I grandi media non raccontano le balle solo quando narrano i fatti della politica o dell’economia, settori nei quali sono molto forti le tentazioni a tralignare a favore di coloro che, in un certo momento, hanno, come si dice, il pallino in mano. Ma non ce la raccontano giusta nemmeno quando parlano di casi irrilevanti o banali come la morte improvvisa di Maurizio «Zanza» Zanfanti, lo stagionato ex playboy della Riviera romagnola, che ha tenuto «alti i colori italiani» con le ragazze che scendevano entusiaste dal Nord e le cui nipoti oggi se ne vanno altrove. I media, con le loro Liala di turno (fra questi c’era persino Michele Serra, invecchia anche lui) i media, dicevo, hanno raccontato che il 63enne è morto facendo l’amore. Per di più con «una giovane e bellissima ragazza rumena». Chissà se era vero. Una cosa è certa: era una prostituta, raccattata per strada per consumare un amplesso patetico e faticoso (ammesso che il maturo playboy abbia saputo farlo) su una callaia di campagna. È finito come è vissuto, si è detto. No, molto peggio.