Libero, 27 settembre 2018
La sportellata di Meghan alla monarchia
Addio paggetti, Meghan Markle, divenuta duchessa del Sussex dopo il matrimonio con il principe Harry d’Inghilterra, si chiude la portiera dell’auto da sola. Elegantissima, con le immancabili e altissime scarpe Aquazzura ai piedi, e perfettamente a suo agio nel tubino nero firmato Givenchy, di media lunghezza, con le maniche trasparenti un inserto in velluto a contrasto e uno spacco sul davanti, non troppo aderente, tanto da lasciar supporre che la duchessa sia in dolce attesa, Meghan ha fatto parlare di sé. Era la sua prima uscita pubblica senza il consorte, a quattro mesi dal matrimonio con il secondogenito di Carlo e Diana. Si è presentata a una mostra alla Royal Academy of Arts, intitolata Oceania e dedicata al Paese che la duchessa visiterà nell’imminente tour Down Under, il primo insieme al marito Harry che inizierà a metà ottobre in Nuova Zelanda, isole Fiji, Regno di Tonga e Australia.
IL PROTOCOLLO E quando è scesa dall’auto con semplicità ha fatto tutto quello che fanno i comuni mortali: ha chiuso la portiera. Non prima di aver salutato il suo ospite, il curatore della mostra. Uno strappo al protocollo reale, che ha offuscato tutto il resto, compreso il tradizionale saluto maori, l’hongi, in cui nasi e fronti di chi si sta salutando sono premuti delicatamente insieme. È in qualche modo analogo a una stretta di mano formale nella cultura occidentale. Meghan vi si è cimentata, ma l’attenzione dei commentatori è finita tutta nel suo gesto di chiudere la portiera, che ha diviso l’opinione pubblica.
«I PIEDI PER TERRA» C’è chi ha gridato allo scandalo, e chi invece ha apprezzato. Sui social si sono riversate le riflessioni degli attenti osservatori dei movimenti della Famiglia Reale, ai quali non sfugge nulla. «Ben fatto, Meghan. Ecco una principessa che ha ancora il tempo di chiudere la portiera», ha commentato su twitter Emily Andrews, l’esperta di affari reali del Sun. Dopotutto Meghan si è sempre definita convinta femminista e sostenitrice dell’uguaglianza di genere, anche sul sito di Kensington Palace. Non va dimenticato che Meghan, di origini tutt’altro che nobili, il gesto di chiudersi la portiera da sé l’ha sempre fatto prima di sposare il principe Harry. Probabilmente anche nella sua prima uscita pubblica ha voluto fare un passo indietro e ricordare le sue origini. E conquistare i suoi sudditi bandendo gesti che potrebbero essere definiti snob. Anche i social sono andati in visibilio, elogiando e lodando la normalità di Meghan, che già in molti nel Regno Unito chiamano confidenzialmente Meg. Sono moltissimi coloro che hanno apprezzato il suo essere «con i piedi per terra». Finalmente una normalizzazione del protocollo, e un taglio a inutili convenevoli. Ma ai cosiddetti «royal watchers» non è sfuggito nemmeno il fatto che Meghan con il suo gesto abbia fatto perdere il posto di lavoro a qualcuno. E se la cosa dovesse ripetersi, probabilmente la figura di colui che apre e chiude le portiere dell’auto potrebbe scomparire. Con grande risparmio per le casse di Sua Maestà. Dal dibattito non potevano esimersi gli esperti di etichetta. Uno di loro, William Hanson, ha spiegato alla BBC che ogni membro della Famiglia Reale, così come accade per tutti i personaggi importanti, ha a disposizione una persona che apre e chiude lo sportello dell’auto. E la cosa va a braccetto con la sicurezza. Chissà cosa ne pensa l’inossidabile Queen Elizabeth.