la Repubblica, 26 settembre 2018
“L’origine del mondo” adesso ha anche un volto
Tutti la conoscono ma nessuno la conosce veramente. Il favoloso destino di Constance Quéniaux era nascosto dentro a uno dei quadri più famosi del mondo. La ballerina dell’Opéra, si scopre adesso, è la donna che ha ispirato L’origine del mondo.A rivelarlo è il ricercatore francese Claude Schopp, specialista dei Dumas, che, conducendo gli studi sulla corrispondenza tra il figlio dell’autore de I tre moschettieri e George Sand, ha trovato per caso un’allusione al dipinto di Courbet accompagnata dal nome della modella ritratta.
Incuriosito dalla citazione, Schopp ha cominciato una lunga indagine alla Bibliothèque Nationale, incrociando documenti storici, archivi dell’epoca e ha ricevuto la conferma della direttrice del dipartimento stampe e fotografie della Bnf. «Al 99 per cento», sostiene lo studioso, quel corpo scandaloso, che tutti oggi possono ammirare al Museo d’Orsay, è quello della ballerina.
Finora si era ipotizzato che ad aver posato per il dipinto del 1866 fosse stata la modella bohémienne irlandese Joanna Hiffernan, detta anche Jo l’Irlandese, amante di Courbet che la elesse a sua musa ispiratrice per diversi suoi dipinti. C’era chi aveva disquisito sulla folta capigliatura rossa di Hiffernan che non era in tono con i peli castani sul pube della donna raffigurata. Nel caso di Quéniaux, la folta capigliatura mora visibile sulle fotografie dell’epoca – tra cui alcuni ritratti sublimi di Nadar – non lascia dubbi.
Il mistero di quel corpo appassiona da 152 anni. In L’origine du monde, vie du modèle, saggio in uscita il 4 ottobre, Schopp ritiene che la soluzione dell’enigma sia contenuta in una lettera che Dumas figlio inviò a Sand nel giugno del 1871, nella quale si parlava proprio di Courbet e di un non precisato “interno” di “Mlle Quéniaux de l’Opéra”. Dumas aveva rapporti difficili con Courbet e probabilmente ha voluto vendicarsi.
Nel 1866, la ballerina aveva 34 anni e non danzava più da sei. Figlia di analfabeti, era riuscita a entrare nel corpo dell’Opéra senza però ottenere il successo che sperava. Quéniaux conduceva una vita “galante”, come si diceva all’epoca. Era una delle prostitute del demi- monde di Parigi. Ed è così che divenne l’amante dell’ambasciatore ottomano Halil Sherif Pasha (1831-1879), noto anche come Khalil Bey. Il diplomatico turco-egiziano è stato il committente de L’origine del mondo.
La storia della ballerina, però, non finisce con quel quadro. Anzi, Quéniaux riesce ad emanciparsi dalla sua condizione di mantenuta. Con i soldi che ha guadagnato, finanzia opere di bene come l’Orphelinat des arts dove vengono accolti i bambini abbandonati da artisti.
Sfidando i tabù dell’epoca, da prostituta si trasforma in filantropa. Frequenta musicisti, attrici, organizza salotti culturali nella lussuosa villa di Cabourg. Quéniaux riesce a costruirsi un nuova immagine, viene rispettata nelle cene mondane. Ed è forse per questo che non rivendicherà mai di essere stata la modella di Courbet.
Un solo, piccolo indizio avrebbe potuto tradirla. Dopo la morte nel 1908, a 76 anni, senza figli, lascia in donazione un quadro di Courbet. Una composizione di fiori primaverili accompagnati da camelie bianche e rosse: il simbolo delle cortigiane nell’opera di Dumas figlio.