ItaliaOggi, 26 settembre 2018
Diritto & Rovescio
I cinque stelle fanno male a minacciare ritorsioni contro i dirigenti del ministero dell’economia che non redigono i conti come loro vorrebbero. La reazione però non è una novità, anche se molti commentatori la descrivono come tale. Renzi infatti (tanto per fare un esempio) quando voleva distribuire a pioggia (e ce la fece) i famosi 80 euro, di fronte alle resistenze della Ragioneria dello Stato, accusò quest’ultima di «aver fatto delle valutazioni tecnicamente false» e propose di togliere la Ragioneria dal ministero dell’economia per incardinarla a Palazzo Chigi, a portata della sua bacchetta. Ma è ridicolo sostenere, come ha fatto un commentatore gallonato, che «la figura del ragioniere deriva le sue funzioni e i suoi poteri direttamente dalla Costituzione (obbligo di copertura delle spese e vincolo del pareggio del bilancio)». Se ciò fosse vero, tenendo conto che il debito pubblico da decenni sta esplodendo, vorrebbe dire che il ragioniere attuale e quelli che lo hanno preceduto hanno tradito il loro compito. Cioè hanno detto troppi sì al posto dei molti no che sarebbero stati necessari.