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 2018  settembre 26 Mercoledì calendario

«L’origine del mondo» di Courbet ha un volto

Constance Quéniaux aveva 34 anni quando Gustave Courbet la ritrasse adagiata lascivamente su un letto parzialmente ricoperta da un lenzuolo bianco. Non dipinse il suo viso: la ballerina del Teatro dell’Opera di Parigi, che già da sei anni non danzava più, è immortalata dalle cosce che, divaricandosi delicatamente, consentono la visione della vulva e del seno. Era il 1866 e l’opera fece talmente tanto scandalo che da nessuna parte venne annotata l’identità della signora lasciando nel mistero – e in balìa di mille ipotesi – la modella de L’Origine del Mondo. Ora quei pochi e intimi dettagli hanno anche un volto: quello di Constance, l’amante del diplomatico turco-egiziano Khalil Bey, uno tra i personaggi più esuberanti della Parigi della metà dell’800 con fama di tombeur de femmes. È stato lui il primo proprietario del dipinto ed è probabile che abbia anche commissionato a Courbet il ritratto realizzato in quella prospettiva così audace. Il merito della definitiva attribuzione del corpo alla ballerina Quéniaux è di Claude Schopp. Lo storico francese ha annunciato ieri di aver trovato la chiave per risolvere il caso in una lettera che Alexandre Dumas figlio inviò a George Sand nel giugno del 1871 in cui si parlava proprio di Courbet. Nella trascrizione del manoscritto conservato nella Bibliothèque nationale de France si leggeva la frase: «on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault de l’Opéra» («Uno non dipinge col suo pennello la più delicata e sonora intervista della signorina Quéniaux dell’Opéra»). Schopp, resosi conto che la parola ‘intervista’ nel contesto non aveva senso, ha voluto controllare il manoscritto, e si è accorto che Dumas non aveva scritto «interview», bensì «intérieur»: la frase così riletta diverrebbe una chiara allusione ai genitali della ballerina, ed è dunque possibile ipotizzare che sia stata lei a posare per il grande pittore.