Il Messaggero, 26 settembre 2018
Con Antonio Giovinazzi dopo otto anni un pilota italiano torna in Formula 1
Per riportare il titolo mondiale a Maranello la strada resta in salita, ma i motori italiani possono già sorridere per come si delinea la prossima stagione. Ieri un altro importante tassello è andato al posto giusto. Otto anni dopo Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, un altro pilota tricolore tornerà in pianta stabile in Formula 1. E lo farà con una monoposto che ha strettissimi legami con il Belpaese. L’Alfa Romeo Sauber, il team con base in Svizzera che ha strettissimi legami con lo storico brand milanese attuale fiore all’occhiello di Fiat Chrysler, ha completato la sua formazione per il 2019.
UN’ABILE STRATEGIA
A fianco dell’ex campione del mondo ferrarista Kimi Raikkonen ci sarà Antonio Giovinazzi, il secondo pezzo pregiato dell’Academy di Maranello che il prossimo anno vedremo impegnato nel Circus. Il driver pugliese prende in qualche modo il posto del collega Charles Leclerc promosso proprio da pochi giorni sulla Rossa a fianco di Sebastian Vettel. Sia Antonio che Charles fanno parte della scuola del Cavallino e sono pronti a sfidare i numerosi talenti espressi dalla cantera Red Bull guidata da Helmut Marko fra i quali svettano lo stesso Sebastian, Max Verstappen e Daniel Ricciardo.
Per il motorsport italiano è un colpo formidabile e non è certo casuale, è il risultato di precisa strategia che ha visto collaborare due aziende indipendenti come l’Alfa e la Ferrari, ma entrambe controllate da Exor e presiedute dal rappresentante della famiglia Agnelli John Elkann. L’idea di ampliare il ruolo del made in Italy in Formula 1 è stata del compianto Sergio Marchionne e Elkann, Manley (il nuovo ceo di Fca), Camilleri e l’abile regista Maurizio Arrivabene l’hanno concretizzata nel migliore dei modi. L’anno che verrà, quindi, avremo in F1 due driver dell’Academy rossa, un giovane italiano, oltre ai due fra i brand più prestigiosi dell’automotive mondiale che puntano a crescere ancora.
La Ferrari per la vittoria assoluta e per i titoli, l’Alfa per inserirsi stabilmente fra i top team e sognare un futuro in grado di far rivivere il glorioso passato. Giovinazzi, dopo essere stato battuto da Gasly nel finale della stagione 2016 in GP2, ha esordito in F1 proprio con la Sauber in Australia nel 2017 al posto dell’infortunato Pascal Wehrlein e con scarsa fortuna ha corso anche in Cina. Poi ha fatto il terzo pilota Alfa e il collaudatore Ferrari lavorando a lungo con il simulatore a Maranello e guidando in alcune occasione la SF71H anche in pista.
ONORE E GIOIA
«Sono felicissimo di correre per Alfa Romeo Sauber – ha dichiarato Giovinazzi – È un sogno che si realizza, ed è un’immensa gioia avere l’opportunità di correre per questa scuderia. Da italiano, è un grande onore per me rappresentare un marchio come Alfa Romeo, che con i suoi successi è divenuto un’icona del nostro sport. Voglio ringraziare la Scuderia Ferrari e Alfa Romeo Sauber per avermi offerto questa grande opportunità. Sono molto motivato e non vedo l’ora di iniziare a lavorare per ottenere grandi risultati insieme alla squadra».