il Giornale, 25 settembre 2018
Ipnosi al posto dell’anestesia, operazione al cuore riuscita
Le prime sue parole sono state: «Non ho sentito alcun dolore, è stato come svegliarmi da un sogno». Successo per il primo intervento al cuore senza anestesia pesante, sostituita dall’ipnosi. Il primato va al centro ospedaliero di Lille (nord), dove è stato effettuata la sostituzione della valvola aortica ad un paziente anziano, Gèrard Courtois, 88 anni, originario della località di Saint Jans Cappel. Un’infermiera specializzata ha praticato con successo l’ipnosi, consentendo ai medici di portare a buon fine l’intervento senza dover ricorrere all’anestesia generale o locale, che comporta sempre un rischio, specie in un paziente anziano. Durante l’intervento, durato un’ora circa, mentre era sotto l’effetto dell’ ipnosi e veniva operato, Courtois ha parlato della sua passione per i viaggi e di giardinaggio. «Parlando ci si dimentica totalmente quanto sta succedendo. È come essere trasportato in un’altra dimensione» ha raccontato il paziente alla stampa locale.
Anche in Italia si riscontrano in lettartura medica alcuni casi di interventi chirurgici effettuati con il paziente sotto ipnosi. Questa tecnica, tuttavia, incontra maggiori fortune in Francia, soprattutto presso l’istituto Curie di Parigi, che ha introdotto l’ipnosi per una settantina di donne operate al seno, anche per casi di mastectomia totale, ossia rimozione totale della mammella. Si tratta, dunque, di interventi di un certo impatto e che a quanto pare possono essere eseguiti anche senza anestesia generale farmacologica. Il primo caso italiano risale al 2013 e riguarda una donna che aveva manifestato reazioni di choc anafilattico alle anestesie locali.
«Ciò che mi faceva più paura dell’intervento era l’anestesia generale. Era il mio dodicesimo intervento chirurgico. E non sempre ho avuto risvegli facili. Posso dire che, se fosse necessario, rifarei l’operazione sotto ipnosi». È il racconto a Le Figaro di una paziente francese che due anni ha affrontato l’intervento di asportazione della mammella dopo essersi sottoposta a ipnosi. Tale procedura prevede comunque un’anestesia locale per la mastectomia e viene applicata soltanto a determinate categorie di pazienti. L’asportazione totale o parziale della mammella è un intervento abbastanza lungo. Non tutte le pazienti, quindi, possono affrontarlo sottoponendosi a una tecnica di sedazione che non utilizza farmaci come l’ipnosi e che per di più è strettamente collegata alla capacità della paziente di «lasciarsi addormentare». Ecco perché tale tecnica viene proposta solo ad alcune categorie di donne, tra cui le giovani madri, che hanno bisogno di recuperare in fretta dall’operazione, oppure a pazienti affette da cardiopatie o sindromi respiratorie gravi, per le quali l’anestesia generale rappresenta un rischio.