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 2018  settembre 25 Martedì calendario

La squadra più lenta a tirare in porta sponsorizzata dalla cannabis

Chi tira prima in porta? Il Manchester City. Sai che novità. La squadra di Pep impiega in media quattro minuti per arrivare a concludere nello specchio. Non c’è nessuno in Europa come il City. Le più vicine sono Juventus e Barcellona. Quattro minuti, quelli del City, 4’02” per l’esattezza, in cui si presume che gli avversari abbiano tenuto palla al massimo per quindici secondi e nel peggiore dei casi l’hanno solo vista. Ma chi è che invece tira più tardi? Qual è la squadra che per motivi suoi, perché gioca troppo dietro, perché parte contratta, perché le punte hanno le fette a banana, ci mette di più? Secondo il “Football Observatory” è l’Hamilton, la squadra di Premier scozzese dai tre o quattro nomi, Academical, Academicals, Accies. Per arrivare a centrare la porta avversaria, chissà se travolti o meno dalla leggendaria e grottesca tirchieria per cui la cultura scozzese continua a pagare un ingiusto prezzo, sempre e ovunque (rileggete Emigrante per diletto di Stevenson), i ragazzi dell’Hamilton impiegano la bellezza di 18’12”. Diciotto minuti per mettere a fuoco la situazione è praticamente un’era geologica: «Effettivamente segniamo poco», ammette l’attuale allenatore Martin Canning, giocatore sino a pochi mesi fa: solo 6 in campionato. Lo scorso anno in panchina si sedette Massimo Donati, che ora è tornato a giocare in Svizzera e che è passato per Atalanta, Milan, Parma, Palermo e che con il Celtic, nel 2008, vinse il titolo in Scozia. A gennaio Donati fece come Canning. Smise di giocare e accettò di calarsi nella parte «più affascinante e scomoda: dire agli amici cosa fare in campo». Non gli riuscì benissimo. L’Hamilton perse le ultime cinque partite e dalla zona play-off si ritrovò in quella in cui si doveva giocare la permanenza in Premier (ci riuscì, ma Donati si dimise). La novità dell’Hamilton di questa stagione è il nome dello stadio: ora si chiama Hope CBD Stadium perché il nuovo sponsor, resosi necessario dopo una truffa bancaria costata al club più di un milione di sterline, è una ditta che produce olio di cannabis. In Inghilterra i medici possono prescrivere la cannabis, in boccetta o in altre soluzioni. Ma qualcuno ha stigmatizzato l’idea: «Fate pubblicità alla droga». L’Hamilton non ha nascosto che riceverà una percentuale sulle vendite dell’olio: «Ma è ridicolo dire che promuoviamo la droga...!», ha detto un dirigente. C’è solo da augurarsi che la cannabis non diventi un alibi. E che adesso il primo tiro nello specchio della porta, rilassati e beati, non arrivi dopo 25 minuti.