Corriere della Sera, 23 settembre 2018
In Sicilia il 40% dei giovani resta a casa
Ci si abitua anche ai record negativi, purtroppo. E questo è un male. La Sicilia con il suo 39,6% di giovani trai 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro si è confermata anche nel 2017 la regione maglia nera in Europa per numero di neet, i giovani che non hanno un impiego e nello stesso tempo hanno già battuto la ritirata dai banchi di scuola. Il leggero miglioramento rispetto al 2016, quando il dato aveva toccato il 41,4%, non basta a scappare dall’ultimo posto nella classifica delle regioni dell’Europa continentale diffusa da Eurostat. Con la Sicilia, in fondo alla graduatoria delle 276 regioni Ue, ci sono la Campania, con la seconda peggior performance (38,6% di neet, +2,4% rispetto al 2016), e anche la Puglia (36,4%, +2,9%) e la Calabria (36%, +0,1%). La media dell’Unione è invece del 14,3%, in calo per il quinto anno consecutivo rispetto al picco del 17,2% del 2012. In Italia, la media dei neet è del 25,7%, in calo dal 26% del 2016.
Dati lontani anni luce dal 2,7% di neet presenti nella regione di Praga (Repubblica ceca), che guida la classifica europea. Anche di questi numeri dovrà tenere conto il governo nella definizione dei nuovi equilibri della legge di Bilancio. In particolare sul destino dei fondi di Garanzia Giovani.