la Repubblica, 20 settembre 2018
Giuseppe Conte e Padre Pio
Fedele sin da piccolo a Padre Pio, oggi San Pio, il premier Giuseppe Conte si accinge a vivere tre giorni di full immersion organizzati a San Giovanni Rotondo.
Preghiere e feste. Si celebra il centenario della comparsa delle stimmate e i 50 anni dal «Beato Transito», cioè la morte del frate.
Pur pressato dalle tormentate vicende politiche, Conte non se la sente di mancare all’appuntamento. Ieri un primo tributo. Il capo del governo ha interrotto a Palazzo Chigi il vertice su Genova con Toti e Bucci, governatore e sindaco, e si è ritagliato un’oretta con Bruno Vespa per un’intervista sul santo. «Ho sempre una sua immagine nel portafoglio confessa – mi ha insegnato l’umiltà».
Ma non bastano le dichiarazioni, Conte vuol essere fisicamente presente e già domani volerà a San Giuseppe Rotondo accolto in piazza Padre Pio dal sindaco Cascavilla e dai fedeli in festa.
Essendo cresciuto lì, dai 5 anni in su, un ritorno a casa.
Lo zio, Fedele Conte, cappuccino ottantenne, è fiero di lui: «Padre Pio ora è al governo perché vive nel cuore di mio nipote».
I frati minori gli hanno preparato una visita al centro di riabilitazione e Conte riceverà anche il primo francobollo con annullo, emesso per la solenne ricorrenza. Sicuramente il filo diretto con Palazzo Chigi non si spezzerà, anzi forse il premier troverà momentaneo conforto ai suoi travagli, suggeriscono alcuni devoti, proprio cambiando dimensione. Il santo di Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, lo affascina, rivela il premier a Vespa, soprattutto lo intriga quella sua “scrutatio cordis”, la capacità di scrutare l’animo dei pellegrini, riuscendo anche in certi casi a convertire «persone lontane dalla dimensione religiosa».
«Un uomo di preghiera vicino alla gente». Matteo Salvini, sul frate, si dimostra più pragmatico. Lo ha evocato a suo tempo solo per battute.
Del tipo: «Io allearmi con Alfano? Neanche se viene Padre Pio!». Luigi Di Maio, campano, gli preferisce invece San Gennaro. Le foto di lui che bacia la teca sono già finite nell’album governativo.
Questo è un esecutivo che si affida anche ai santi, nella sfera del privato, ma anche del pubblico. Difficile pensare che il pellegrinaggio di tre giorni di Conte, tra incensi e immagini del Santo, e fedeli in ginocchio, sfugga all’inevitabile bersaglio delle telecamere. Ma Padre Pio insegna: «Tieni nel tuo cuore Gesù Cristo e tutte le croci del mondo ti sembreranno rose».