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 2018  settembre 05 Mercoledì calendario

Biografia di Fabrizio Bentivoglio

Fabrizio Bentivoglio, nato a Milano il 4 gennaio 1957. Attore. Figlio unico di un dentista e di una casalinga, da ragazzo tentò la carriera calcistica, giocando nella stagione 1970/1971 nella squadra giovanile dell’Inter, ma dovette presto ritirarsi in seguito a un infortunio al ginocchio sinistro. Si volse allora alla recitazione, frequentando la scuola del Piccolo Teatro di Milano e dedicandovisi poi interamente dopo aver abbandonato la facoltà di Medicina. Esordio teatrale nel 1978, nel segno di Shakespeare: prima nel Timone d’Atene, diretto da Carlo Rivolta, quindi nella Tempesta, sotto la regia di Giorgio Strehler. Di poco posteriore il trasferimento a Roma, e il debutto cinematografico, nel 1980, con Il bandito dagli occhi azzurri di Alfredo Giannetti e Masoch di Franco Brogi Taviani. Altra sua grande passione, la musica, ambito nel quale ha cementato negli anni un sodalizio con la Piccola Orchestra Avion Travel: con il gruppo casertano, infatti, nel 1999 realizzò lo spettacolo teatrale La guerra vista dalla Luna, e alla vita del chitarrista del gruppo (Fausto Mesolella) s’ispirò per il suo primo lungometraggio da regista, Lascia perdere, Johnny!, del 2007; ancora insieme ad alcuni componenti degli Avion Travel, nel 2002, registrò il suo unico disco, Sottotraccia. Dopo qualche sofferta incursione nella televisione, con la serie Benvenuti a tavola-Nord vs Sud del 2012/2013 (solo pochi anni prima aveva dichiarato «Non faccio televisione. Io ho bisogno di molto tempo per lavorare bene, e la tv non concede tempo. Non mi piace la popolarità: vorrei non esser riconosciuto per strada. Detesto le interruzioni pubblicitarie che obbligano a un linguaggio semplificato. No, finché posso, non faccio la fiction. Non mi interessa»), nell’ottobre 2017 è tornato a calcare il palcoscenico, al Teatro Franco Parenti di Milano, interpretando il professore di una banlieue di Tolosa ne L’ora di ricevimento di Stefano Massini, diretta da Michele Placido («Mi sono così innamorato di questo testo da decidere di tornare in teatro dopo 15 anni di tutto cinema»). Tra gli ultimi film in cui ha recitato, Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno (2015) e Forever young di Fausto Brizzi (2016) Dopo una relazione decennale con Valeria Golino, nel 2012 ha sposato l’attrice Silvia Pippia, da cui ha avuto tre figli • «Incarna la figura dell’artista di sinistra che “si dà le arie”: quando andò a Porta a porta per il lancio di Ricordati di me di Gabriele Muccino aveva l’aria disgustata, di uno che era stato trascinato in catene…» (Paolo D’Agostini).