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 2018  settembre 05 Mercoledì calendario

Biografia di Kim Novak

Kim Novak (Marilyn Pauline Novak), nata a Chicago il 13 febbraio 1933. 85 anni. Attrice Secondogenita di una coppia di ascendenze ceche, iniziò da adolescente a fare la modella per un grande magazzino di Chicago. «Venne a Los Angeles all’inizio del 1953, ingaggiata con un contratto di sei settimane da una fabbrica di frigoriferi. Il suo lavoro era modesto: consisteva nel farsi fotografare abbracciata a un frigorifero. […] In precedenza era stata lift di ascensore, segretaria di un dentista, Miss Automatic Dishwasher, Miss Ice Cubes e Miss Deepfreezer, tutti articoli domestici. Non pensava a fare l’attrice e non aveva alcuna disposizione per fare la star. L’aria della California la stregò. Scaduto il contratto con la fabbrica di frigoriferi, Marilyn prese in affitto una camera al Beverly Hills Hotel, insieme con altre due ragazze. […] Poi si iscrisse all’agenzia di collocamento di Caroline Leonetti. L’agenzia fornisce belle ragazze come comparse per i film. Pochi giorni dopo la mandarono a chiamare, insieme con altre dodici modelle, per sfilare in una scena del film La linea francese, protagonista Jane Russell. Qui la notò il coreografo Billy Daniel, che suggerì di farle un provino. Il provino fu un fiasco. Marilyn restava ferma come una patata. “Però regala sesso attraverso le occhiate”, disse Harry Cohn, “meglio tenerla da parte”. Le fecero un contrattino e la aggiunsero a quello che chiamano “il vivaio degli attori”» (Oriana Fallaci e Maria Luisa Agnese). Pochi mesi e molti accorgimenti estetici dopo, fu scelta da Cohn (capo della Columbia Pictures) per sostituire Rita Hayworth in Criminale di turno di Richard Quine. «L’idea era di farne l’ennesimo clone di Marilyn Monroe, e tentarono invano di ribattezzarla Kit Marlowe; ma la giovane attrice si ostinò per mantenere il cognome di famiglia e rifiutò categoricamente Kit perché richiamava troppo "kitten", la gattina svampita in cui volevano trasformarla. Diventò perciò Kim Novak. […] Destinata a essere bomba sexy, la Novak emerse invece nella parte della brava ragazza innamorata dell’eroinomane Frank Sinatra nell’Uomo dal braccio d’oro di Preminger e, soprattutto, in quella di Madge, la più bella del paese in Picnic di Logan. […] Film chiave della sua carriera, La donna che visse due volte, il capolavoro di Hitchcock del 1958. […] Inquietante tuffo nella vertigine (dell’intreccio, ma anche delle ossessioni di un regista "creatore di bionde" e di un sex symbol recalcitrante), La donna che visse due volte fu il momento magico di Kim Novak. […] L’offerta di una sensualità combattuta è stato forse il tratto più personale della sua recitazione, priva dell’innocenza disarmante che era di Marilyn e della spudorata franchezza di Rita Hayworth. Spesso, si trovava dalla parte sbagliata del triangolo sentimentale o della scala sociale: segretaria ventenne innamorata di un vedovo sessantenne in Nel mezzo della notte di Delbert Mann (il suo film preferito), amante di Kirk Douglas in Noi due sconosciuti di Quine, cameriera cinica che seduce e tormenta il protagonista di Schiavo d’amore di Hughes, o, in commedia, strega che vuole cambiare la sua natura (ancora una volta per amore di James Stewart) in Una strega in Paradiso di Richard Quine (che era innamorato di lei e amorosamente la diresse in tre film). La parte leggera perfetta arrivò nel 1964, con il genio Billy Wilder, in Baciami stupido» (Emanuela Martini). A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta si allontanò progressivamente da Hollywood: dopo Quando muore una stella (1968), apparve in pochi altri film, tra cui Sfida a White Buffalo (1977) e Assassinio allo specchio (1980), e in alcune produzioni televisive, come lo sceneggiato Falcon Crest, cui prende parte tra il 1986 e il 1987. Ha prestato la sua ultima interpretazione cinematografica in Liebestraum di Mike Figgis (1991), dove però le scene della Novak sono state ampiamente tagliate a causa dei contrasti tra l’attrice e il regista. Nel 1997 è stata premiata con l’Orso d’oro onorario al Festival di Berlino Numerose relazioni (tra gli altri, Sammy Davis Jr., Frank Sinatra e Ramfis Trujillo, figlio adottivo del dittatore dominicano Rafael Trujillo), due matrimoni. Vive da decenni col secondo marito, un veterinario, nel loro ranch in Oregon, allevando cavalli e dipingendo «Hollywood è uno stato mentale. Ti tiene alla gola perché non sai come ribellarti, perché pensi che dopo essere diventata una star non ci possa essere nient’altro nella vita. Marilyn se ne andò per questo. Rita Hayworth, nemmeno lei ha saputo resistere. Io scappai, feci letteralmente le valigie e me ne andai in automobile, fermandomi solo quando ero molto lontana» (a Romano Giachetti).