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 2018  settembre 05 Mercoledì calendario

Biografia di Brigitte Macron

Brigitte Macron (Brigitte Marie-Claude Trogneux coniugata Macron), nata ad Amiens (Francia) il 13 aprile 1953 (65 anni). Moglie del presidente francese Emmanuel Macron (in carica dal 14 maggio 2017). Ex insegnante •«Brigitte era una ragazzina viziata. Ultima di sei tra fratelli e sorelle, è nata vent’anni dopo il primogenito e ha sempre avuto un ruolo di leader in famiglia. Il padre era rigido e severo con gli altri figli, ma non con lei. […] Suo padre, che l’aveva avuta a 44 anni, le perdonava tutto e non perdeva l’occasione per farle dei regali. Ad Amiens è stata la prima ad avere, a 18 anni, il motorino, un Ciao della Piaggio, che usava per uscire fino a tardi la notte, attirandosi i pettegolezzi del vicinato. La sartoria più chic della città le confezionava blazer di cashmere su misura, identici di modello, ma di colori diversi, perché l’eleganza e l’immagine impeccabile hanno sempre accompagnato la sua vita» (Maëlle Brun). «I Trogneux, la famiglia di Brigitte, sono una potenza, uno dei “clan” più ricchi e influenti di Amiens. I macaron Trogneux che producono, dei pasticcini molto dolci, si possono considerare il loro blasone. […] A Le Touquet i genitori di Brigitte possedevano una villetta che avevano battezzato Monejean, l’unione dei loro nomi: Simone e Jean. Lì Brigitte frequentò il liceo, che concluse con ottimi voti. Era carina, gioviale, curiosa, carismatica, innocua. […]Brigitte studiava in un liceo privato di Amiens al quale la borghesia affidava l’educazione cattolica dei propri figli. Non era una scuola mista: i ragazzi frequentavano La Providence, un istituto imponente fondato dalla Compagnia di Gesù, e le ragazze il Sacré-Coeur, il Sainte-Clotilde o La Sainte-Famille, luoghi in cui le monache proteggevano le fanciulle dai peccati di “sregolatezza”. […]Nel 1974, Brigitte si sposò: aveva 21 anni ed era ancora una studentessa. André-Louis Auzière, il marito, era un banchiere. La coppia si trasferì in Alsazia. Ebbero dei figli, un maschio e due femmine. Brigitte iniziò a insegnare in una scuola privata protestante. Nel 1991, gli Auzière tornarono ad Amiens. Brigitte fu assunta come insegnante presso La Providence. Il liceo non era più la fortezza maschile che era stata negli anni Sessanta: i professori ora erano laici, spesso cattolici impegnati, credevano nell’apertura al prossimo e nella realizzazione personale. Era una scuola tranquilla. In quell’ambiente Brigitte stonava e conquistava al tempo stesso. “Niente le sembrava mai troppo difficile”, ricorda Marc De Fernand, collega di Brigitte che con lei condivideva la passione per il teatro, l’arte, la pedagogia. “Era sempre disposta a organizzare un laboratorio o un’escursione”. I suoi alunni la adoravano. […]Nell’anno scolastico 1993/1994, Brigitte mise in scena L’arte della commedia di Eduardo De Filippo con il suo laboratorio di teatro. L’opera racconta i problemi di un prefetto che viene tenuto sotto scacco da una compagnia teatrale. Jean-Baptiste Deshayes firmò la rappresentazione insieme a Brigitte, ma fu un altro adolescente del gruppo a fare irruzione nelle loro vite: Emmanuel Macron. 15 anni, conosciuto come “il genio sorridente”. Quel ragazzo brillante riscrisse l’adattamento di Brigitte, inventò nuovi personaggi per i suoi compagni, stupì e sedusse. E la sedusse. La storia è stata raccontata milioni di volte: Brigitte, intrigata dall’intelligenza dell’adolescente, poi impressionata, e attratta, cerca di resistere e alla fine capisce di avere il proprio destino davanti agli occhi, e decide di non essere Madame Bovary, e di non continuare a rifugiarsi unicamente nella letteratura. Nel 1994, quando Emmanuel si trasferì a Parigi per finire gli studi, lei lo raggiunse. Lasciò André-Louis e andò a vivere con Emmanuel. Lo sposò, tredici anni dopo, e iniziò a insegnare in un altro istituto gesuita, questa volta elitario e parigino, il Franklin, dove rimase fino al 2015. quando abbandonò l’insegnamento per stare accanto a Emmanuel, ormai diventato ministro. […]All’inizio non fu facile. La disapprovazione negli occhi degli altri, il figlio che non capisce il comportamento della madre. Poi le cose si sono sistemate pian piano. […]Da allora la vita ha fatto il suo corso. Brigitte Macron si tiene in forma e fa sport. A volte, esorcizza l’età scherzandoci su. Le cronache mondane riportano una battuta fatta durante la campagna elettorale: “Emmanuel deve vincere adesso: non vorrete mica che ci riprovi nel 2022. Ve l’immaginate che faccia avrò, allora?”. Emmanuel è stato alto funzionario, banchiere, vicesegretario generale dell’Eliseo, ministro e, ora, presidente. Finora, Brigitte si è adattata a ogni ruolo del marito: entusiasta e genuina, per niente timida, è a suo agio nell’ambiente mondano» (Claude Askolovitch). «Cosa succede la sera della vittoria, quando il dado è tratto e lui è stato eletto presidente? È lei che bacia la mano a lui, non il contrario. Atto d’amore, affermazione di leadership, rispetto verso il nuovo monarca, le interpretazioni sono state varie. […]Ma è soprattutto un altro tabù finito in cenere» (Denise Pardo). Nell’agosto 2017, rinunciando per l’impopolarità dell’iniziativa a istituzionalizzare il ruolo di première dame, non previsto dalla Costituzione francese, Macron le ha conferito in via esclusiva un incarico di rappresentanza e la facoltà di sostenere manifestazioni e missioni «a carattere umanitario, culturale e sociale», ma in assoluta trasparenza e senza disporre autonomamente di fondi pubblici • «“Senza di lei non sarei qui”: sei parole, e l’uomo politico del momento ha fatto di Brigitte Trogneux la donna che molte signore sognerebbero di essere. […] Una compagna assolutamente speciale. Una che durante la campagna elettorale gli è sempre stata vicina senza mai parlare in pubblico, ma cui si attribuisce il ruolo di consigliera-chiave. Una che vaglia i giornalisti e decide le interviste da concedere, controllando ogni riga scritta sul giovane marito. Una che di per sé rappresenta una novità: la rottura di un tabù, la sfida alla consuetudine di senilità maschili abbeverate alle fresche compagnie di giovanissime con venti, trenta, quarant’anni in meno. Qui, invece, è lei quella più vecchia, e di ben 24 anni, ed è pure nonna di sette nipoti. […] Frangettona bionda alla Mireille Darc, vaga somiglianza con la Amanda Lear dei tempi migliori, gambe da cicogna, zigomo alto naturale e sguardo azzurro, madame Trogneux è di abbagliante bellezza, valorizzata da un’eleganza audace che non disdegna chiodi, inserti di pizzo, fuseaux alternati all’occorrenza a classici tailleur» (Titti Marrone). «L’attuale inquilina del palazzo presidenziale – dichiara Pierre-Olivier Costa, il principale consigliere della signora Macron – è ammirata particolarmente dalle donne over 60 che l’hanno scelta come fonte d’ispirazione: “Molte signore tra i 60 e i 70 anni scrivono a Brigitte per ringraziarla – spiega Costa al Daily Telegraph –. Tante ripetono che solo grazie al suo esempio sono tornate a infilarsi vestiti seducenti che avevano smesso di indossare. Tante le scrivono ‘grazie’ per aver dimostrato che si può ancora sedurre a 65 anni”» (Francesco Tortora) • Secondo alcune biografie, ai tempi del liceo Macron, ispirandosi al loro rapporto, avrebbe scritto un romanzo erotico di circa trecento pagine • «Mantengo un certo talento per essere felice: sono una donna del Settecento, il secolo dei Lumi e di Voltaire, e della ricerca della felicità, che mi corrispondono appieno».