il Fatto Quotidiano, 28 agosto 2018
Vita da giudici. Paga, gettoni e fama: sono loro a vincere
“Fare il giudice è una figata!”: chi lavora negli studi e frequenta il magico mondo dei talent non ha dubbi. Ricchi cachet, visibilità sconfinata, tanto divertimento: non c’è niente di meglio che entrare nel giro di esperti che coi loro severissimi voti animano da qualche anno le prime serate della tv italiana. Da X-Factor ad Amici, passando per Masterchef, ma senza snobbare i meno quotati The Voice o Tú sì que vales: i giudici dei talent show sono i veri opinion leader dell’epoca contemporanea.
Seduti in poltrona dietro la scrivania, emettono sentenze su canzoni, balletti o piatti prelibati: messa così, la vita dei giudici non è male. In realtà, dietro c’è un impegno maggiore, che nei programmi più strutturati come X-Factor e Amici prevede almeno due sessioni con gli allievi a settimana, oltre alle ore di trasmissione. Ciascuno lo interpreta a suo modo: chi attenendosi al minimo sindacale previsto dal contratto, chi rimanendo al lavoro fino a notte fonda (negli studi Mediaset ancora ricordano le sedute interminabili con la “stakanovista” Elisa).
È un lavoro vero (o quasi). E ben pagato: i giudici guadagnano tanto. Quanto è difficile dirlo con precisione: Sky, per esempio, non ha mai rivelato i compensi dei suoi artisti, e loro sono quelli che spendono di più. Dipende da vari fattori, ma soprattutto dal personaggio: ormai sono come i calciatori, ognuno ha la sua quotazione. Il Cristiano Ronaldo dei giudici, al giorno d’oggi, probabilmente è Fedez: cantante famoso, marito della fashion blogger Chiara Ferragni, porta in dote milioni di follower e ascolti da capogiro. Per i più richiesti si parla di circa 5 mila euro a puntata: più alti i gettoni di X-Factor, la cui durata è concentrata, spalmati invece quelli di Amici, che copre tutta la stagione. Lo stesso si può dire per i cuochi di Masterchef: Cracco e compagni sono divinità dell’alta cucina, e come tali vengono trattati anche in tv. Le cifre invece si abbassano in Rai e negli altri spettacoli della tv generalista, dove l’impegno richiesto è minore, e anche la popolarità dei protagonisti. Ma è pur sempre una bella occasione, che apre una porta e spalanca mille portoni.
Il cachet, infatti, è l’ultimo dei motivi per cui fare il giudice di talent è diventato il mestiere più ambito della tv: la vera ragione è la visibilità e ciò che ne deriva. Pubblicità, comparsate, contratti: quel ruolo garantisce una nuova vita a chi lo ricopre. È la consacrazione per artisti in rampa di lancio o l’occasione di rinascita per vecchie glorie un po’ dimenticate. La storia recente è piena di casi di successo: The Voice ha rispolverato grandi nomi della musica italiana, come Riccardo Cocciante o Piero Pelù; Amici è stata l’occasione per Fabrizio Moro o Paola Turci di rilanciare la loro carriera, con picchi di popolarità mai raggiunti forse neanche negli anni d’oro; per lo stesso Fedez la partecipazione a X-Factor è stato un tassello fondamentale per la costruzione della sua icona social.
Basta una buona stagione in un talent e cambia tutto: i cantanti riempiono gli stadi, attori e presentatori tornano in prima serata. Per tutti arrivano offerte di sponsor, presenze in programmi e locali sempre ben pagate (e sono altri soldi). Per non parlare dei professionisti, come cuochi o ballerini: con la celebrità televisiva, il fatturato dei loro ristoranti o scuole di danze si moltiplica.
Perché stupirsi, dunque, che ci sia la fila per diventare giudice. Gli artisti un po’ fuori dal giro sono quelli che ci tengono di più, ma oggi non c’è vip, cantante o attore a cui non piacerebbe farlo: “E più ne parlano male, più si propongono”, raccontano da dietro le quinte. Pare che a Mediaset siano arrivate oltre venti auto-candidature per la nuova edizione di Amici. Qualcuno rilascia un’intervista in cui si dichiara pubblicamente disponibile, altri chiamano direttamente il produttore, i soliti attivissimi agenti provano a piazzare a destra e a manca i cavalli della loro scuderia.
La scelta, però, è delicatissima: dalla figura dei giudici dipende gran parte della riuscita della trasmissione, dove i concorrenti sono poco più che comparse. Serve il giusto equilibrio tra giovani e vecchi, novità e continuità, grandi nomi e personaggi più di nicchia. X-Factor, ad esempio, per la prossima stagione sperava di aver trovato la quadra confermando Fedez, Mara Maionchi e Manuel Agnelli, e sostituendo la deludente Levante (non tutte le ciambelle riescono col buco: da Skin a Victoria Cabello, la storia è piena anche di flop) con Asia Argento. L’attrice, però, pare sul punto di essere esclusa dalla produzione, in seguito alle denunce di Jimmy Bennett. Con le riprese estive già realizzate per Sky sarà un bel problema sostituirla. E per lei una brutta botta rinunciare alla fantastica vita da giudice.