Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  agosto 26 Domenica calendario

Le nozze di Vincent Cassel con Tina Kunakey, più giovane di 30 anni

Se trent’anni vi sembran tanti chiedetelo a Vincent e Tina, freschi sposi nel paesino di Bidart, sui Pirenei atlantici, vista mozzafiato sull’Oceano dove entrambi amano surfare. Cinquantun anni lui (è nato il 23 novembre del ‘66), ventuno lei (5 aprile ‘97), una ex (Monica Bellucci) con cui sarebbe impossibile misurarsi per chiunque, ma non per Tina Kunakey, un metro e settantaquattro, misure regolamentari 87-62-88 che le hanno permesso di infilarsi senza trattenere il fiato nel bustino immacolato creato da Vera Wang, la stilista delle nozze celeb. Un centinaio di invitati, tra i quali gli attori Élie Semoun, Gilles Lellouche e Adèle Exarchopoulos; coriandoli e bolle di sapone dopo il sì. Unico neo, le scritte poco lusinghiere lasciate sui muri del municipio nella notte e ripulite in fretta e furia dai funzionari comunali: «Femmina oggetto pornografico» e «Matrimonio machista».
Vincent Cassel, già papà di Deva e Léonie, ha tirato dritto. In completo bianco, scarpe abbinate, camicia color lavanda e occhiali da sole, due giorni fa ha detto oui alla sua ragazza conosciuta due anni fa (forse) in spiaggia a Biarritz, dove vivono i genitori di lei: padre marocchino di origini togolesi e mamma siciliana. Leggenda vuole che lei non sapesse chi fosse lui: «Sei più famoso di Rihanna!», gli avrebbe detto quando si è resa conto che tutti lo riconoscevano (Tina ha raccontato l’aneddoto a Vanity Fair). Lei comunque non è tipo che si lascia impressionare: a 15 anni ha lasciato la famiglia per andare a vivere con un calciatore a Madrid, a 16 si è trasferita a Londra per fare la modella. Resta la differenza di età: trent’anni e cinque mesi, su cui non ha taciuto neppure la riservatissima Monica Bellucci, che qualche settimana fa a Elle si è lasciata andare al commento: «Mi vedreste accanto a un ragazzo di 20 anni, anche se bellissimo? Lo guarderei come un figlio. Bisogna distinguere tra le pulsioni e il modo di gestirle, altrimenti siamo uguali agli animali». Gli haters sui social sono stati più irriverenti, tanto che Vincent il 30 luglio ha postato su Instagram un video con Tina e ha scritto: «La puttanella opportunista e il pedofilo cocainomane vi... abbracciano».
Eppure la differenza di età non dovrebbe più essere un problema. Non serve andare a ripescare nel trapassato remoto: in fondo i 36 anni di distanza tra Charlie Chaplin e Oona O’Neill sono polverizzati dai 44 che separano Mick Jagger e Melanie Hamrick, la donna che lo ha reso padre per l’ottava volta nel 2016 (per non dire di Hugh Hefner, che a 86 anni sposò Crystal Harris, 26). La disparità anagrafica oggi si gioca anche al contrario. Il presidente francese Emmanuel Macron, 40 anni, ha conosciuto la moglie Brigitte sui banchi di scuola, dove lei insegnava. Brigitte Nielsen a 55 anni è diventata mamma di Frida con Mattia Dessì, 39.
«Il pregiudizio riguarda soprattutto le coppie in cui la donna è più grande», spiega Pamela Franchi, psicologa dell’Humanitas Mater Domini. «Negli uomini è un fatto storicamente e culturalmente acquisito: il partner più anziano è mentore, pigmalione. La disparità in sé per una coppia è sempre un elemento di ricchezza. La vera sfida, nel caso della moglie di Cassel, è che sappia smarcarsi dalla celebrità del marito. Lui ha molto da darle, non solo in termini di ricchezza». Con la donna più matura, l’incognita semmai riguarda la procreazione. «Se lei è al “secondo giro”, potrebbe non scontrarsi con il desiderio di maternità, che invece diventa uno scoglio quando è un progetto impossibile da condividere».