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 2018  agosto 26 Domenica calendario

«Ultimo tango a Parigi», un inno al bisogno di affetto

Ogni anno, ogni mese, ogni giorno che passa Ultimo tango a Parigi diventa più bello perché fuori da quella pazza folla che si accalcava nel ’72 cercando ignara e curiosa la scena del burro. Il grande film urlo (come Munch, lo strazio) di Bertolucci trova il giusto grado di disperazione inseguendo i temi anti borghesi della sua carriera prima della rivoluzione.
Trattandosi di sesso, l’altoparlante è potente e la storia di un amore smodato, violento ma senza nome, tra un uomo e una donna che si trovano a Parigi in un appartamento da affittare, faceva crollare ogni sicurezza, per non dire di romanticismo. Ed invece se c’è un inno al bisogno di affetto, questo è proprio il Tango, che ne dimostra l’impossibilità. Ognuno muore solo e poche volte il cinema l’ha spiegato meglio: l’ultima parte del capolavoro di Bertolucci, la scena nella balera e il finale è una freccia che mira al cuore e ivi resta. Tanto che lo stesso Brando fu colpito da questo film rivelatore oltre l’Actor’s Studio e dal ruolo che lo mise a nudo. Per alcuni anni non rivolse più la parola a Bernardo, considerato colpevole di maieutica oscena e anche la Schneider ebbe seri problemi.
In Italia la censura era impreparata a tutto ma tra un sequestro e l’altro, fruttò al film incassi miliardari. Come per La dolce vita ci fu una preparazione psicologica facendo intendere che si sarebbe visto qualcosa di speciale. Ma la vergogna fu, oltre al processo, il fatto di aver tolto al regista per cinque anni i diritti civili e di voto. Alla fine quando il Tango tornò in sala ormai lo avevano visto quasi tutti: ma oggi conserva intatte le emozioni.
Anche merito del regista che aveva solo fatto sottile opera di convinzione e non per niente prima del ciak aveva fatto visitare al cast la mostra di Bacon a Parigi ponendo poi alcuni quadri nei titoli di testa. Rivedetelo è tutto indimenticabile e la musica jazz di Barbieri è un grande valore aggiunto.

(Ultimo tango a Parigi, 1972, di Bernardo Bertolucci. Rai Movie, ore 23)