La Stampa, 25 agosto 2018
Kalashnikov dopo i fucili ora lancia l’auto elettrica
Fucili, pistole, droni e mezzi da sbarco. Ma non solo. La società russa Kalashnikov – ben nota per il famigerato fucile d’assalto Ak-47 – ha deciso di lanciarsi anche nel mercato delle auto elettriche e ha già promesso una spietata concorrenza alla Tesla di Elon Musk. Il suo primo modello, giusto per non rompere con la tradizione aziendale, lo ha presentato alla Fiera internazionale di tecnologia militare “Armiya 2018” di Mosca. Si chiama CV-1 e le sue linee riprendono in tutto e per tutto quelle di una vecchia auto sovietica degli anni Settanta: la IZh 2125 “Kombi”. «Le nostre tecnologie ci consentiranno di affiancare i produttori di auto elettriche globali come Tesla e far loro concorrenza», assicura l’ufficio stampa di Kalashnikov. Ma sul web si è già scatenata l’ironia. Qualcuno, giocando col nome del vecchio modello, ha ribattezzato la nuova auto IZh “Zombie”. «I vostri carri armati sono grandiosi, ma era meglio se stavate lontano dalle auto», scherza un internauta. Un altro ha modificato l’immagine della Tesla sportiva rosso ciliegia lanciata nello spazio da Musk aggiungendo con un fotoritocco anche la CV-1 celeste presentata a Mosca dalla Kalashnikov.
L’effetto è paradossale perché l’auto “Made in Russia” ha un design decisamente vintage e sovietico. La Kalashnikov però fa sul serio: la CV-1 – sottolinea – potrà raggiungere una velocità di 80 chilometri all’ora e, con la sua batteria da 90 Kwh, potrà viaggiare per 350 chilometri prima di fermarsi per la ricarica. Trattandosi di un prototipo, non si sa però ancora quanto costerà.
Il designer Yaroslav Rassadin comunque nutre qualche dubbio sul fatto che la CV-1 possa fare concorrenza alla Tesla. «Non è una risposta alla Tesla, è una risposta alla DeLorean di Ritorno al Futuro – scherza – e non è una coincidenza che la IZh 2125 “Kombi” e quel fantastico film siano entrambi del 1985».
La Kalashnikov – privatizzata di recente, ma ancora controllata al 25% dallo Stato russo – ha da tempo diversificato la sua produzione in modo da non puntare più esclusivamente sulle armi. Adesso vende anche capi di abbigliamento, ombrelli e custodie per cellulari. Una scelta fatta anche per ovviare alle sanzioni occidentali che colpiscono l’industria militare russa. Ma da un’auto della Kalashnikov, anche quella dalla linea meno aggressiva, ci si aspetta qualche sorpresa. Magari un lanciamissili sul tetto come nei film di James Bond.